Stai consultando: 'Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna - Volume I ', Gaetano Gaspari

   

Pagina (120/449)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (120/449)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna - Volume I

Gaetano Gaspari
Libreria Romagnoli Dall'Acqua, 1890, pagine 417

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   88
   TEORICA
   » musica sanò il vizio delle orecchie ma non quel » delle mani : queste rimasero strette da una » politica chiragra, che non si sciolse neppur » nella buona stagione. .Cordella ricorse: fu in-» ti mata la sua petizione al Garofalo: indi fu >¦> dato il termine a provare: Garofalo oppose » la soddisfazione nella somma di ducati otto ecc. » I1 mal rimunerato maestro avendo perciò intentata lite, e reietta la causa del Tribunale, si rivolse al Mattei, che ne die fuori questo curioso opuscolo, chiamato allora una Virar ila le Iterar ia per aver paragonati gli odierni maestri di Cappella ai gran legislatori, filosofi, e monarchi dell'antichità.
   Mattei Saverio (napolitano). Se i Maestri di Cappella son compresi fra gli Artigiani. Probole di Saverio Mattei in occasione d'una tassa di fatiche domandate dal Maestro Cordella. Aneddoto Forense. Lettera al Signor Linguet. Traduzione dal francese. Nella Stamperia di Porger. Si vendono nel Palazzo della Regia Zecca delle monete. (In 12°, senz' anno; ma Napoli 1785).
   l' opuscolo è stampato in Napoli, e poco dopo la terza edizione del 1785; 1' impressole n' avvisa nel suo discorso susseguente al frontespizio che questa n' è la quarta edizione.
   La presente ristampa ha di più dell' antecedenti edizioni una burlesca lettera al Signor Linguet, in data di Napoli 3 Maggio 1785 ; ove ponesi in caricatura l'aneddoto forense patrocinato dall' Avv. Mattei. Da tale bullbnesca scrittura, come dall' altra più soda intitolata Anti-Probole si deduce che la quistione mossa dal Maestro Cordella destò gran rumore, e opposti pareri perciò emanaronsi da' legisti napolitani, secondochò molto o poco da essi pregiavansi la Musica e i suoi professori.
   - Sulla quistione se gli Maestri di Cappella son compresi fra gli artigiani. Anti-Probole di G. M. C. Napoli, 1785. Presso Salvatore Palermo, in 12°. Opuscolo di facc. 43.
   In questo libercolo è oppugnata con sodezza di ragionamento e senz' acrimonia la Probole del Mattei, appellata dall' ignoto autore una Vivacità letteraria. Yeggasi sul fine dell'opuscolo, dove non essendo i Maestri di cappella annoverati fra gli Artigiani, proponesi di chiamarli Tertium Òenus Homimnn.
   - 1. Se i Maestri di Cappella son compresi fra gli artigiani, probole di Saverio Mattei (di pag. 38).
   2. Aneddoto forense, lettera al Sig. Linguot; traduzione dal francese. Napoli, 3 Maggio 1785 (di pag. 16).
   3. Guazzabuglio Filosarmonico o sia miscellanea verso-prosaica sulla Probole, Anti-Probole, ed Aneddoto Forense, di D. Onofrio Galcota (Ferdinando Galiani) Poeta e filosofo all'impronto. Fantasia-nopoli 22 Luglio 1785 (di pag. 28).
   4. G. M. C. Sulla quistione se gli maestri di cappella son compresi fra gli artigiani, Anti-Probole. Napoli, 1785, presso Salvatore Palermo (di pag. 43).
   5. Per D. Lionardo Garofalo. Risposta alla Probole (di Luigi Serio). Napoli, 13 Luglio 1785 (di pag. 47).
   6. Lettera villereccia di Felice Parrilli ad un avvocato napolitani indiritta, in cui si propone un mezzano sistema per la quistione se i Maestri di Cappella son compresi fra gli Artigiani. Napoli, 28 Agosto 1785 (di pag. 72), in 8°.
   Mattei Saverio. Ultima cura per gli Pro-boi isti a richiesta per gli Antiprobolisti o sia Spicilegio musico di Michelangelo Grisolia. Senza nota tip., in 8°, di pag. 48.
   Meloni Annibale (bolognese). 11 Desiderio, overo De Concerti Musicali di varj Instrumenti. Dialogo di Annibale Meloni. Nel quale si ragiona della partecipazione di essi stromenti, & di molte cose partenenti alla Musica. In Milano, Appresso li Stampatori Archiepiscopali, 1001, in 4.
   Non è altrimenti del Meloni quet' opera, ma bensì del Cav. Ercole Bottrigari, sotto il di cui nome noi 1' abbiam già citata, rapportando inoltre la dedicatoria e il discorso che vi appose Gio. Maria Artusi editore del presente libercolo. Xotossi pure che tranne le prime otto carte stampate di nuovo in Milano l'anno suddetto 1001, tutto il resto del libro da pag. 1, sino al fine è la stessa stes-sissiina edizione fatta nel 1504, da Ricciardo Ama-dino in Venezia, copertovi il nome originariamente posto in capo alle carte ili Ale,,tanno Benelli, ed incollatovi sopra in un cartine quel di Annibale Melone.
   Merita per altro d' esser tramandato alla memoria de' posteri questo esimio cultor della musica che fu capo del Concerto del Senato di Bologna, e di cui è scritto elio r/' suoi giorni siccome fu di bontà di vita, così (fu) d' intelligenza, pratica, e giudizio nelle cose appartenenti all' armonia. Ebbe egli stretta familiarità col Cav. Ercole Bottrigari, del quale trascrivea le opere mano mano che le componeva. Di queste fatiche manuali del Meloni li' è provenuto il vantaggio di posseder oggidì duplicati gli scritti del Bottrigari, parte de' quali raccliiudonsi fra i manoscritti della Biblioteca Universitaria, e parte conservansi nell'Archivio del Liceo di Bologna.
   Aneliti nell' opere a stampa del sud.0 Bottrigari vergiamo tratto tratto farsi da lui onorevol menzione di Annibale.
   In questa nostra Biblioteca del Liceo ritrovasi un volume intitolato La vita et Metamorfoseo d' 0-ridin, figurato Si. ahhreuiato in forma ci' Epigrammi da M. Gabriello S'/meoni ecc. A Lione per Giouanni di Tornes nella via liesina, 1;>~>'J, in 8°; e in questo libro (che fu già ili proprietà del Meloni) furono frapposte carte bianche quasi ad orni foglio, nelle quali il Meloni Iacea disegnare e pignere da mano maestra gli stemmi gentilizi di moltissimi cavalieri, baroni, ed altri nobili Belgi, Tedeschi, Francesi, Olandesi, Spaglinoli ecc. che trovandosi in Bologna agli studj prendean da lui lezioni di Musica. Quivi pure leggonsi in più luoghi insieme alle firme autografe di que' tanti oltramontani, enfatiche espressioni di grato animo verso il buon precettore; e da esse ricavasi che il Meloni esercitava la pro-fession di maestro di musica sin dall'anno 15GU,