Stai consultando: 'Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna - Volume I ', Gaetano Gaspari

   

Pagina (102/449)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (102/449)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna - Volume I

Gaetano Gaspari
Libreria Romagnoli Dall'Acqua, 1890, pagine 417

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   70
   TEORICA
   1'edizion di quest'opera, anziché designarne due differenti, come a molti potrebbe sembrare, ingannati dalle carte sostituite di nuovo al libro nell'anno 1599.
   Bottrigari cav. Ercole. Il Desiderio , overo De* Concerti di varij Strumenti Musicali. Dialogo del M. ìli. Sig. Cavaliere Hercole Bottrigaro. Nel quale anco si ragiona della Participationc di essi Strumenti, et di molte altre cose pertinenti alla Musica. In Bologna. Appresso Gioambattista Bella-gamba, 1599 , in 4.° In principio otto carte non numerate, poi facc. 51 e una altra carta nel ' fine per un secondo Errata Corrige.
   Nella seconda carta avvi una dedicatoria di Grazia Lodi Garisendi al Cardinal Aldobrandino ed è sottoscritta da Bologna il dì 26 ottobre 1599. Viene poscia un' interessante lettera a* Benigni, e. cortesi Lettori, la quale sebbene non abbia espresso il nome di chi la scrisse, pure gli è certissimo che uscì dalla penna del medesimo Bottrigari ; e in essa descrìvesi la Storia della prima pubblicazione del Dialogo col nome suppositizio di Alemanno Benelli.
   Qui rapporteremo un sol tratto dove il Bottrigari enumera le opere da esso composte intorno alla Musica : «¦ Essendo stato adunque ad istigatione >' o compiacenza, come ho detto del Melone scritto » il presente Dialogo dal Sig. Cavai, sicoine anco » sono stati da lui composti i TRE DIALOGHI » de' Tuoni Tropi, ò Modi, et introdutto in quelli » alla scoperta esso Melone à ragionare come » principal persona: et il MELONE, et il MELONI-] >' SECONDO, ne' quali si discorre di tre Generi » armonici : E si come anco à contemplatione » dello stesso Melone sono stati dal medesimo » Sig. Bottrigari tradutti in parlare Italiano non » solamente gli Armonici di Aristosseno, e di » Tolomeo ; quelli ispurgando dalle migliaia di » errori che si leggono in una Tradutione La-» tina del Gogauino, e con alcune brevi Annota-» tioni dilucidandone molte oscurità ; ma la Isa-» goge, overo Introduttione con la Regola Arnio-» nica di Euclide e con facili e brevi Deinostra-» tioni dichiarata. Oltra di questi la XIX Diuisione » de' Problemi di Aristotile : il Sinopsis, ò diciam » Compendio musicale di Psello : la Musica di » Plutarco, quella di Gaudentio, e quella di Alipio; » Antori tutti che scrissero in lingua Greca, della » quale il Melone non conosceua pur il Jota. IO » di quei che ne hanno trattato Latinamente » (per non hauere il Melone in quello Idioma » alcuna minima sicurezza) sono stati medesinia-» mente tradutti gli scritti di Martiano Capei la, » di Cerisorino, di Cassiodoro, di Beda, e non ha » molto la Musica del Fogliano, e quella anco » poi di Boethio. »
   Nella stessa lettera s'apprende che il Cav. Bottrigari tornò in patria nel 1587 da Ferrara, ov'esso dimorò per molti anni, e che Annibale Melone solca copiare tutti gli scritti sulla Musica del «letto Cavaliere; e che il Melone, cantava, sonava varj stranienti, componeva, e in pubblica scuola insegnando avea fatto onorata et utile professioni\ tantoché arricchì, e potè nella sua vecchiezza viver agiatamente.
   Non si creda quest' edizione diversa dalla prima fatta in Venezia dall'Amadino del 1595, che anzi <• quella stessa a cui furon levate le prime. sette carte sostituendone altre nove, ed incollando dalla pag. 3 sino al fine un cartine dove s'impressero queste parole : Del S. C. llerc. Bottrig.; e ciò in
   capo alle dette pagine dove originalmente era stampato Di Alemanno Benelli. Air Errata corrine della prima edizione se ne aggiunse un secondo negli esemplari colla data di Bologna, 1599, e trovasi alla fine del libro in una carta aggiuntavi di nuovo.
   Bottrigari cav. Ercole. Il Desiderio, o-vero De Concerti Musicali di varij Iti-strumenti. Dialogo di Annibale Meloni. Nel quale si ragiona della partccipatione di essi stromenti, et di molte altre cose partenenti alla Musica. In Milano, appresso li Stampatori Archiepiscopali, 1601, in 4°. (La 2a e 3a'carta contengono):
   All'Illustrissimo Senato di Bologna.
   L'occasione Illustriss. SS. c'hebbe la bo. me. di M. Annibale Meloni, di sentire à questo Illustriss. Senato per molti anni, et al fine d'esser capo del loro nobilissimo concerto, fu causa che egli applicasse l'animo à scrivere la natura, et la proprietà dei concerti di diversi Instrunienti Musicali ; la qual fatica da lui fatta, per vedere ciò che ne sentina il Mondo, et in particolare alcuni suoi emuli, si dispose di darla al publico, non sotto ;1 nome suo, ma di vn' altro et fu il nome; Aleinaiio Benelli; che per trasportatione di lettere, altro non vuol dire che Annibale Meloni. Et perche mi pare di sentire che alcuni habbino à se stessi troppo arditamente attribuito la fatica fatta da questo seruitore delle SS. YV. Illustrissime, ni' e parso bene far conoscere al mondo la im-pertinentia di questi tali, et insieme raccomandarlo alla bontà delle SS, YV. Illustrissime a finche se in vita da questo Senato Illustrissimo è stato fauorito ; maggiormente doppo la morte sia dell' auttorita loro difeso da quelli che Iettar le vogliono l'honore; la qual difesa, per essere di vn suo seruitore, et morto, è tanto più ragioneuole et pia. Accettino volentieri questo picciolo dono, sì come io di core gli lo raccomando, et invio ; che dal Signore le prego longa et felice vita. Di Milano il 12 Luglio 1001.
   Delle SS. YV. Illustrissime
   Seruitore I.' ARTUSI.
   A Ili Cortesi Lettori.
   E verissimo (benigni Lettori) che M.Annibale Meloni sempre fu per natura sua inclinato alla virtù, ot alla Ciuil eonuersatione di quelli liuomini, che ;i suoi tempi erano in ogni professione intelligenti; di che ce ne fa chiaro testimonio 1' ossequio da lui per molto tempo fatto non solamente al Costòo, al gentilissimo Baldi Filosofo Singolare, à Carolo Caracciolo Mathematico ; ma allo Illustre Sig. Ca-uagliere llercole Bottrigaro ancora. Et non per questo si può concludere, come pare che veglino dire altri, che il presente Dialogo sia fatica del Bottrigaro. Dirò et crederò bene che il Bottrigaro à foglio à foglio l'habbi letto, et anco emendato, et l'orsi quando il Meloni alla villa sua le mandami qualche foglio, 1' habbi copiato per non guastare così il foglio del Meloni nella emenda ; di che se ne contentami molto bene il Melone, come quello che le daua tanto di credenza, che cosa alcuna senza ii suo consiglio non sapeua fare, essendo lui più tosto timido che ardito, se bene intelligente.: coinè chiaramente si scuopre da vna lettera del Bottrigaro, che pur viue. scritta dalla sua Villa, nella quale dice, liauer riceuuta la espositione di un problema d'Aristotele fatta dal Melone, et le ne dice el suo parere; la qual espositione è torsi quella che raccontano altri essere opera l'atta dal Bottrigaro, il che è