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Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna - Volume I

Gaetano Gaspari
Libreria Romagnoli Dall'Acqua, 1890, pagine 417

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   CRITIC IT E-STUDI-ANALISI
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   » B >n vi prò lisse il Verdicelli nella fine d' vna sua » scrittura à voi, benigni e sinceri Lettori, indi-» rizzata sin per le solenni Feste del Natale » prossimo passato 1G02, con queste proprie pa-» role ; delle quali voi facilmente vi dovete anco » rammentare , Che non aspettaste in alcun » tempo dalle vanagloriose profferte faticai da » vn certo Artnsi per firma et sigillo di vna y> Sua Inuettiua contra il Cavalier llercole Bot-» trigaro, se non Ricopiarnenli, Rapimenti slrop-» piali de gli scrilti altrui; else pur suoi, » Maledicentie, Fintioni, Dottrina falsa, e cose » altre tali inutili, spiaceuoli, et indegne di » esser lette. E questo vi predisse il Verdicelli » hauendo ci riguardo alle parole di esso Artusi » nella chiusa istessa di quella Inuettiua ; che » sono appunto queste : Chi poi habbi fatto quelle » tante Tradoltioni che altri raccontano, nel » Parer mio intorno alli Tetracordi Ilarmonici » in difesa del Patricio lo farò sapere al Mondo. » Ilor eccovi. Benigni e sinceri Lettori, che » Costui........ da douero, come persona di sua
   » parola, non lià mancato di voler effettuare à » tutta sua possa (ma prima assai di quello clic » ragionevolmente si era dato a crociere esso » Verdicelli) le Proferte fatteui. Ma quanto male » Ei le abbia effettuate, à voi sarà chiaramente » manifesto per lo cimento che di essa sua sofi-» staria sono io qui per fare ecc. »
   Volle dapprima P Artusi che il Dialogo intitolato il Desiderio fosse opra di Annibale Melone, e non del nostro Ercole ; quindi ne venne che il Bot-trigari sotto il fìnto nome di verdicelli ribattesse quell' imputazione o a dir meglio impudente menzogna. Poscia l'Artusi fu di nuovo addosso al Bottrigari nelle Imperfezioni della moderna musica, T. II, col pretesto di pigliar le difese del già morto Francesco Patricio : e da ciò si vide costretto.il nostro Cavaliere a respingere codesto replicato attacco, il che fece difatti con questa lunga Apologia di ben 150 pagine di stretta scrittura.
   Il manoscritto è una così detta buona copia fatta dalla stessa mano del Bottrigari, il quale nel fine vi appose la seguente nota conforme il suo costume consueto : Finita, di rileggere, et rf' indo a trare con r Originale, sonando il mio noro-logio grande le hore 7 della n. s., il dì S-di novembre ciò. io. iv. in Bologna.
   A pag. HO. di quest'Apologia attribuisce il Bottrigari all'Artusi un altro scritto, così dicendo: .uà in quell' altra sonrallegataui suo in nettine sotto 'l nome del Burla Academiro, ecc. Ignoriamo por altro se tal libello l'osse contro il nostro Ercole, sebbene ciò sembri assai verosimile. (Scoprimmo dappoi essere scritto contro Vincenzio Galilei).
   Ilottriyrai'i cav. Ercole. Il Patricio, overo ile' Tetracordi Armonici di Aristosseno. Parere, et vera Dimostratone dell' Illustre Signor Cavaliere llercole Bofctri-garo. In Bologna, appresso Vittorio Renacci, 1593, in 4°. Opuscolo di pag. 47.
   Alle notizie sparsamente raccolte intorno al Bottrigari aggiungeremo qui eli' egli avea radunata una cospicua libreria, la quale nel 1509 ammontava a più migliaia di volumi. Ecco su ciò le stesse sue parole nel Trinierone Giornata III, pag. ir>7. « Bartol.0 Ramo nel primo Traft. della :{' Parie della sua lsag. Mus. Prat. così male stampata, come io mi habbia veduto altro libro stampato, che quando in non ne havessi ma.j veduto altrj che q'iej della Raccolta sin ad hora lattane «lai S.C. II. B. in tini.' le scientie fuorché di Medicina, ei di leggi, i-> ne haurej perciò velluto tante e tali migliaia, che io ne potrei l'are, come l'accio, questo vero giu licio. » Notisi che queste parole
   son poste in bocca dal Bottrigari ad Annibale Melone uno degli interlocutori del Dialogo.
   Come il Bottrigari usasse la più accurata solerzia nel raccogliere carte musicali d' ogni genere, lo apprendiamo da queste seguenti sue parole a pag. 112 e 113 del Trimerone, Giornata III.
   » Benché le Gregoriane così dette dal grande e San-» tiss. Papa Gregorio, potessero essere state delle » prime Note, o caratteri introdutti nelle scuole » a rappresentare il Canto fermo, o piano éccle-» siastico io non voglio hora entrare à ragionami. » Ma di quelle e delle linee, o Reghe per corde, » e delle puntature loro favellerem noi tosto che » habbiamo dato fine all' incominciato Ragiona-» mento nostro delle Ziffre Musicali. Conciossia-» cosa che mi souenga ritrouarsi altre diuerse » Ziffre ne gli antifonarij scritti a penna ; Di tre, » ò di quattro de' quai tutti differenti trà loro in » questa parte, sono appresso il S. C. H. B. alcuni » pochi fogli di Carta pecorina, eli' ei leuò già » per buona fortuna, e con denari à gran fatica » anchora dalle ingiuriose mani di un nostro » Cartaro; che hauendo quei già piegati, e con » la forbice scantonati, ne volea (sì come disse » hauer fatto del resto di quelle Copie) far co-» perte ad alcuni di quei libriciuoletti di carta » bianca per tener conti, ò scriuerui ricordi » sopra. »
   Fra le opere in istampa del Bottrigari va ricordata questa : Fineo Oronzio; le opere tradotte da Cosimo Bartoli, e gli Specchi, tradotti da E. Bottrigari. Venetia, senese, 1587, in 4°, fig.
   Bottrigari cav. Ercole. Il Desiderio o-vero De' Concerti di uarij strumenti Musicali, Dialogo di Alemanno Bo-nelli. Nel quale anco si ragiona della participatione di essi Stromenti, et di molte altre cose pertinenti alla Musica. In Venetia, appresso Ricciardo Amadino, 1594, in 4°. Sei carte in principio non numerate, poscia facciate 51. Alcuni esemplari hanno VErrata a tergo dell' ultima carta, ed altri in un foglio aggiunto.
   A quest'edizione vennero poscia levate le prime setto carte sostituendone altre nove che vennero stampate in Bologna da Giambattista Bellagamba l'anno 1509. Queste nove carte comprendono il frontespizio, dove invece del finto nome d'Alemanno Belici li designato già nell' edizione dell'Amadino qui sopra descritta, quale autore del Dialogo, si vede quello del cav. Bottrigari. La seconda carta delle suddette nove di sostituzione ha una dedicatoria di Grazia Lodi Garisendi al Cardinale Aldobrandino: tutta la terza carta, e il resto della quarta contiene una lettera a' Benigni e Cortesi Lettori, la quale sebbene non appaia col nome del Bottrigari, tuttavia è indubitatamente scritta da esso ; e vi si racconta come ebbe effetto la prima impressione del Desiderio col Unto e suppositizio nome di Alemanno Bc-nclli.
   Le susseguenti quattro carte comprendono la Tavola: e nella nona comincia 1' opera, proseguendo poscia dalla pag. :\ tino al fine co'fogli dell' edi-zion veneta del 159i, con questo però che in capo di essi, essendo originariamente impresse queste parole: Il D -sidi-rio, Dialogo (alla sinistra dello facce) di Air,,tanno Benclli (alla destra «Ielle medesime) a queste ultime si sostituì Del S. C. ii'-rc. Jìotlr/g. con un cartine in istampa incollato 'li sopra alla primitiva inscrizione suddetta di Alamanno Benelli. Ciò s' è voluto minutamente circolisianziare perché una sola può ritenersi