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Per la biografia di Giovanni Boccaccio

Francesco Torraca
Società Editrice Dante Alighieri, 1912, pagine 432

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   grande, e ne' suoi membri bene proporzionata, e nel viso, forse al suo parere, bella ; tu non se' piccolo, e per tutto se' cosi ben composto, come sia ella. Nè difettuoso ti veggio in parte alcuna, nè ha il tuo viso tra gli uomini men di bellezza, che abbia il suo tra le femmine, con tutto ch'ella studii il suo con mille lavature, e con altrettanti unguenti, dove ora il tuo rade volte, o non mai, pur con l'acqua chiara ti lavi: anzi ti dirò più, ch'egli è molto più bello, quantunque tu poco te ne curi; e fai bene: perciocché tale sollecitudine sommamente agli uomini si disdice. Una grazia l'ha fatta per insino a qui la sua natura più che a te, ehè se non m'inganna il mio giudicio, quantunque tu abbi la barba molto fiorita, e, di nere, candide sieno divenute le tempie tue; ed ella pur nel mondo stata molti più anni, che tu non se', quantunque forse non gli abbia così bene adoperati, non le ha mutate; perchè, ragguagliando molto la prima cosa, nella quale tu se' meglio di lei. con questa ultima, nella quale pare che essa sia meglio di te, essendo quella di mezzo del pari, dico, che così tosto dovrebbe ella essersi fatta incontro a te ed amarti, come tu ti facesti incontro a lei. S'ella noi fece, vuo'tu perciò per la sua sconvenevolezza consumarti? Ella a buona ragione ha più da rammaricarsi, che non hai tu, perciocché della sua sconvenevolezza ella perde; dove tu ne guadagni, se ben porrai mente a una cosa. Ma tu rificchi pur gli occhi della mente a una cosa, della qual ti pare avere molto disavvantaggio da lei, e di che io niuna menzion feci, quando l'altre andai ragguagliando; e avvisi che quella sia la cagione, per la quale tu schifato sii, cioè chea te pare essere così; il che presumendo che ella gentil donna sia, dove a te non pare che così fosse, non perciò saresti lasciato, se guardi a chi è il secondo Ansatone, che è cotanto nella sua grazia, e se appieno di tutti gli altri guardando verrai. Ma in ciò mi pare che tu erri, e gravemente; primieramente in ciò che tu, lasciando il vero, seguiti l'opinione del popolazzo, il quale sempre più alle cose apparenti, che alla verità di quelle dirizza gii occhi. Ma non sai tu quale sia la vera gentilezza, e quale la falsa? Non sai tu qual sia quella, che faccia l'uomo gentile, e quale sia quella, che gentile esser noi faccia? Certo si ch'io so che tu '1 sai; nè niuno è si giovinetto nelle filosofiche scuole, che non sappia noi da un medesimo padre, e da una madre, tutti avere i corpi, e l'anime tutte iguali, e da un medesimo creatore: nè