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Per la biografia di Giovanni Boccaccio

Francesco Torraca
Società Editrice Dante Alighieri, 1912, pagine 432

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   datili a conoscere ('); e se la lunga esperienza delle fatiche d'a-more nella tua giovanezza tanto non t'avea gastigato, che bastasse, la tiepidezza degli anni, già alla vecchiezza appressandoti, almeno ti dovea aprire gli occhi, e farti conoscere là dove questa matta passione, seguitando, ti dovea far cadere, e oltre a ciò mostrarti quante e quali fossero le tue forze a rilevarti. La (piai cosa se con estimazione avessi riguardata, conosciuto-avresti che dalle femmine nelle amorose battaglie gli uomini giovani, non quelli, che verso la vecchiezza calano, sono richiesti ; e avresti veduto le vane lusinghe, sommamente dalle femmine disiderate, ne' giovani, non che ne' tuoi pari, star male. Come si conviene, o si confà a te, oggimai maturo, il carolare, il cantare, il giostrare e l'armeggiare, cose di niuno peso, ma sommamente da lor gradite ? Tu medesimo non solamente dirai che a te sconvenevoli sieno, ma con ragioni inespugnabili biasimerai i giovani, che le fanno. Come è alla tua età convenevole andar di notte, il contraffarti, il nasconderti a ciascheduna ora, che ad una femmina è piacere; e non solamente in quella parte, che forse meno disdicevole da te sarebbe eletta, ma in quella, che essa medesima, forse per gloriarsi d'avere uno uomo maturo, a guisa d'un semplice garzone, disonesta e sconvenevole eleggerà? Come è alla tua età convenevole, se bisogno il richiedesse, del quale molto sovente son pieni gli accidenti d'amore, di pigliare l'arme, e la tua salute, o forse quella della tua donna difendere? Certo io credo, senza più cose, andar ricordando, che a tutte parimente risponderesti, che male: e quando ciò non ti paresse, a me, e a ciascun altro il quale con più discreto occhio guardasse, che tu, impedito, per avventura far non puoi, parrebbe pure che così fosse. Male è adunque la tua, etade ornai agl'innamoramenti dicevole, alla quale, non il seguir le passioni, o lasciarsi a loro sopravvegnenti vincere, sta bene; ma il vincer quelle, e con opere virtuose, che la tua fama ampliassero, e con aperta fronte e lieta dare di sè ottimo esemplo a' più giovani, s'appartiene.
   Ma alla seconda parte è da venire, la quale ne' giovani, non che ne' vecchi, fa amore disdicevole, se io non m'inganno, cioè i tuoi studi. Tu, se io già bene intesi mentre vivea, e
   (l) Lascio il passo com'è nell'edizione Jloutier. Cfr. p. 13(>.