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a starmi con le Muse in Parnaso, che con queste ciance me-' scolarmi tra voi. E son di quegli ancora che, più dispettosamente che saviamente parlando, hanno detto che io farei più discretamente a pensare dond'io dovessi aver del pane, che ¦dietro a queste frasche andarmi pascendo di vento. E certi altri in altra guisa essere state le cose da me raccontate, che come io le vi porgo, s'ingegnano, in detrimento della mia fatica, di dimostrare. Adunque da cotanti e da così fatti soffiamenti, da così atroci denti, da così aguti, valorose donne, mentre io ne' vostr servigi milito, sono sospinto, molestato et infino nel vivo trafitto. Le quali cose io con piacevole animo, sallo Iddio, ascolto et intendo : e quantunque a voi in ciò tutta appartenga la mia difesa, nondimeno io non intendo di risparmiar le mie forze; anzi, senza rispondere quanto si converrebbe, con alcuna leggiera risposta tormegli dagli orecchi, e questo far senza indugio. Per ciò che, se già, non essendo io ancora al terzo della mia fatica venuto, essi sono molti e molto presumono, io avviso che, avanti che io pervenissi alla fine, essi potrebbono in guisa esser multiplicati, non avendo prima avuta alcuna repulsa, che con ogni piccola lor fatica mi metterebbono in fondo, nè a ciò, quantunque elle sien grandi, resistere varrebbero le forze vostre, Ma avanti che io venga a far la risposta ad alcuno, mi piace in favor di me raccontare non una novella intera, acciò che non paia che io voglia le mie novelle con quelle di così laudevole compagnia, qual fu quella che dimostrata v'ho, mescolare; ma parte d'una, acciò che il suo difetto stesso sè mostri non esser di quelle: et a' miei assalitori favellando dico : Che nella nostra città, già è buon tempo passato, fu un cittadino, il quale fu nominato Filippo Balducci, uomo di condizione assai leggiere, ma ricco e bene inviato et esperto nelle cose quanto lo stato suo richiedea; et aveva una sua donna moglie, la quale egli sommamente amava, et ella lui, et insieme in riposata vita si stavano, a niun'altra cosa tanto studio ponendo quanto in piacere interamente l'uno all'altro. Ora avvenne, come di tutti avviene, che la buona donna passò di questa vita, nè altro di sè a Filippo lasciò che un solo figliuolo di lui conceputo, il quale forse d'età di due anni era. Costui per la morte della sua donna tanto sconsolato rimase, quanto mai alcuno altro, amata cosa perdendo, rimanesse. E veggen-dosi di quella compagnia la quale egli più amava rimaso solo, del tutto si dispose di non volere più essere al mondo, ma di