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morte non saria stata. Fui adunque e sono in vita per voi ri-vocato come vedete; e perciò, siccome, a vostro, e sempre a' vostri piaceri disposto, imponete regola qual vi pare, sicura che quella con passo continuo, che voi direte, seguirò studioso. Poi che egli ebbe così detto, rimirandomi fiso, si tacque. Ma io niuna altra legge imposi alla rivocata anima, se non che, seguendo l'usate palestre, facesse di fare frutto, quale il già bello ed aperto fiore mostrava dovere producere; e che dopo la Dea, io sola nel mondo fossi donna della sua mente, quelli doni promettendoli in merito, che può donare la mia Dea.
Dal Decameron.
Umana cosa è aver compassione degli afflitti; e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente ri-chesto. li quali già hanno di conforto avuto mestiere, et hannol trovato in alcuni : fra' quali, se alcuno mai n'ebbe bisogno, o gli fu caro, o già ne ricevette piacere, io son uno di quegli. Per ciò che, dalla mia giovanezza infìno a questo tempo, oltre modo essendo acceso stato d'altissimo e nobile amore, forse più assai che alla mia bassa condizione non parrebbe, narrandolo, si richiedesse, quantunque appo coloro che discreti erano, et alla cui notizia pervenne, io ne fossi lodato, e da molto più reputato ; nondimeno mi fu egli di grandissima fatica a soffe-rire, certo non per crudeltà della donna amata, ma per soverchio foco nella mente concetto da poco regolato appetito: il quale, per ciò che a niuno convenevol termine mi lasciava contento stare, più di noia che di bisogno non m'era spesse volte sentir mi facea. Nella qual noia tanto rifrigerio già mi porsero i piacevoli ragionamenti d'alcuno amico e le sue laudevoli consolazioni, che io porto fermissima opinione per quelle essere avvenuto che io non sia morto. Ma, sì come a colui piacque, il quale, essendo egli infinito, diede per legge incommutabile a tutte le cose mondane aver fine, il mio amore, oltre ad ogni altro fervente, ed il quale niuna forza di proponimento, o di consiglio, o di vergogna evidente, o pericolo che seguir ne potesse, aveva potuto nè rompere nè piegare, per sè medesimo in processo di tempo si diminuì in guisa, che sol di sè nella mente m'ha al presente lasciato quel piacere, che egli è usato di porgere a chi troppo non si mette ne' suoi più cupi pelaghi