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principio, che la fine non rimanesse più trista, qualóra della vista di quello rimanea privata. Perciocché li occhi, della loro allegrezza privati, davano al cuore noiosa cagione di dolersi, di che i sospiri, in quantità ed in qualità, diventavano maggiori, ed il disio, quasi ogni mio sentimento occupando, mi toglieva di me medesima, e quasi non fossi dov'era, fece più volte maravigliare chi mi vide, dando poi a cotali accidenti •cagioni infinite, da amore medesimo insegnate. Ed, oltre a questo, sovente la notturna quiete ed il continuo cibo togliendomi. alcuna volta ad atti più furiosi che sùbiti, ed a parole mi moveano inusitate.
Deh! donne pietose, se amore felicemente adempia i vostri desii, che doveva io, o che potea rispondere a tante e tali parole, e di tale Dea (Venere), se non: Sia come ti piace? — Adunque dico che ella già tacea, quando io le sue parole avendo nello intelletto raccolte, fra me piene d'infinite scuse sentendole, e lei già cognoscendo, a ciò fare mi disposi: e subitamente del letto levatami, e poste con umil cuore le ginocchia in terra, così timorosa incominciai: O singolare bellezza eterna, o deità celestiale, o unica donna della mia mente, la cui potenza sente più chiara chi più si difende, perdona alla semplice resi-stenzia fatta da me contro all'armi del tuo figliuolo, non cogno-sciuto, e di me sia come ti piace, e come prometti, e a luogo e tempo merita la mia fede, acciocché io, di te tra le altre lodandomi, cresca il numero de' tuoi sudditi senza fine.
Queste parole aveva io appena dette, quando ella, del luogo dove stava mossasi, verso me venne, e con ferventissimo disio nel sembiante, abbracciandomi, mi baciò la fronte. Poi, quale il falso Ascanio, nella bocca a Didone alitando, accese l'occulte fiamme, cotale a me in bocca spirando, fece li primi disii più focosi, com'io sentii. E aperto alquanto il drappo purpureo, nelle sue braccia, tra le delicate mammelle, l'effigie dell' amato giovane, ravvolta nel sottile pallio, con sollecitudini alle mie non dissimili, mi fece vedere, c così disse:
— 0 giovane donna, riguarda costui : non Lissa, non Geta, non Birria. nè loro pari t'abbiamo per amante donato: egli è per ogni cosa degno d'essere da qualunque Iddea amato: te più che sé medesimo, così come noi abbiamo voluto, ama, e amerà sempre; e perciò lieta e sicura nel suo amore t'ab-