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Per la biografia di Giovanni Boccaccio

Francesco Torraca
Società Editrice Dante Alighieri, 1912, pagine 432

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   dovrebbe aver cominciato a « conoscere li costumi del mondo ». Or a che altro può alludere se non a questo: che, sin dal 1329, o dal 1330, o dal 1331 ('), il Boccaccio aveva dovuto far « esperienza delle fatiche d'Amore » (2)? Vi par poco poter fondare i propri calcoli sopra una data bsn ferma, così precisa, così esattaf... — Sennonché, riflettendo che 25 non sono se non una parte degli anni 40 trascorsi da che il Boccaccio era stato liberato dalle fasce; se si aggiunge 1 a 40, bisogna aggiungerlo anche a 25, e tutt'i calcoli fatti linora vanno all'aria, perchè la sottrazione di ventisei da 1354 ci conduce al 1328, a quando il Boccaccio aveva soli quindici anni, era entrato allora nella pubertà, era appena giunto all' età della ragione o della discrezione, in cui si comincia a conoscere « li costumi del mondo », e — conseguenza necessaria della premessa — non aveva ancora cominciato a fare all'amore.
   Il curioso è che le due cifre degli anni vengan abbastanza limpidamente fuori da un periodo in-garbugliatissimo, intorno a cui si affaticarono l'a-cume non comune e la pazienza grande dell' Hau-vette e, un po', dui Della Torre, senza riuscire a ravviarlo e raddrizzarlo. Dice al Boccaccio l'ombra:
   Assai cagioni giustamente possono me e ogni altro muovere a doverti riprendere; ma acciocché tulle non si vadano ricercando, per fare il ragionamento minore, due solamente m'aggrada toccarne: l'una è la tua età, la seconda sono gli
   (') L'Hutten', a p. 181, (lai 1355 risalo al 1330, « quasi alla data in cui il Boccaccio lasciò il commercio e vide la prima volta Fiammetta » ; a p. 182, dal 135(1 (febbraio;, risale « quasi esattamente al marzo 1331, al giorno dell'incontro con Fiammetta ».
   (2) Così inteude il Della Torre, e erode che il contesto gli dia ragione.