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Concordemente credono che essa fu scritta tra il 1341 e il 1344 ». Ma fu già bene osservato che, parlan-dovisi del re Roberto (Mida) come di persona viva, dovette esser composta prima del 19 gennaio 1343 ('). Per conto mio, penso che, forse, almeno gli ultimi nove canti si potrebbero assegnare alla seconda metà del 1342. Al principio del LXII, si presenta al poeta, danzando a nota di una canzonetta, Giovanna d'Angiò, la futura regina di Napoli,
una giovinetta dell'alto nome di Calavria ornata, di Carlo figlia, gaia e leggiadretta.
Dietro a lei, viene 1' « alta ed unica intendanza » di Azzo Visconti (2), tenendo per mano
la cortese
donna di quel, cui seguita Ungheria,
bellissima.....;.......
Graziosa........... onesta e pia,
con lieta fronte in atto signorile.
(2) Cbescini, Hit. critica. Il Crescini aveva anche osservato nel Contributo, 138, che Giovanna porta ancora, nel poemetto, il titolo di duchessa di Calabria.
(3) Qui il Boccaccio fa uti bel salto indietro. Azzo Visconti era morto nel 1339; con Castruccio, il gran lucchese (mutato nella stampa dol Moutior ili Can !) egli
abbassò di Cardona l'arroganza
non più tardi dol 1325, ad Altopascio, Mi fa supporre che l'alta sua intendanza fosse lucchese, un passo di G. Villani, IX, 306. Giunto a Lucca con la sua gente, A zzo non si moveva; Castruccio, «per sollecitare che cavalcasse... a tutte le belle donne di Lucca colla moglie insieme il fece pregnre... Castruccio lasciò la donna sua coll'altre doone che'l sollieitarouo... ». Che si tratti appunto della moglie di Castrucoio?