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Per la biografia di Giovanni Boccaccio

Francesco Torraca
Società Editrice Dante Alighieri, 1912, pagine 432

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   greca (leve indicare un mestiere esercitato da persone, che stavano nello stesso quartiere, nella stessa contrada, dove fabbri e sellai avevano bottega. Proprio così ; miropoli, in greco, sono i venditori di unguenti odorosi, i profumieri. Dunque, la bella donna non torna in Sicilia; avendo perduto il marito, torna a casa de' suoi parenti, posta nella contrada di Firenze, dove i profumieri, i fabbri e i sellai sogliono dimorare.
   Passiamo ad un altro apparente mistero.
   Era più là di donne accompagnata la Cipriana, il cui figliuolo attende d'aver la fronte di corona ornata, con quello onore, che ad essa si rende, dell'isola maggior de' Baleari, se caso fortunal non gliel contende.
   L'Antona-Traversi, che ebbe il merito di aver tentato di dichiarare la parte, dirò, storica del poemetto, scrisse :
   Ugo IV, coronato re di Cipro nel 1344, al quale il Boccaccio dedicò il libro De geneal. deorum, ebbe cinque, figli: Pietro, Guido, Giacomo, Giovanni, Tommaso, e due figlie: Isabella, morta annegata col fratello Tommaso, ed Esquive, costei sposò Ferdinando, infante di Majorca, il quale nel 1327, venne a Napoli da Cipro, insieme con la moglie, la Cipriana qui rammentata. Re Roberto aveva inviate due galee per con-durvelo (Camera, Annali t. II). Nel 1332 Ferdinando trovavasi ancora nella Corte angioina; come vien provato dal seguente documento; « Iohanni Filomarino, Berardo Siriprandi de Neap. Berardino de Caltagirone militibus. Iohanni Fasano, et Ayma-rotto Costantini familiaribus, solvuntur expense dierum XVII, quibus in Aveisa in Comitiva spectabilis domini Ferrandi infantis de Maioricis nepotis Reginae consortis nostre. » (Ex reg. liob., an. 1332, a. c„ f. 65 v.). Roberto gli assegnò una rendita annuale di 300 oncie (Camera, 1. c., pag. 327). Ma chi era questo Ferdinando! [Segue la genealogia dei re di