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Per la biografia di Giovanni Boccaccio

Francesco Torraca
Società Editrice Dante Alighieri, 1912, pagine 432

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   — 120 -
   S. Giovanni, il quale fu priore nel 1343, e poi eletto uno degli otto consiglieri de' Priori (l). Se non m'inganno a partito, da lui nacque la Lia; infatti, ella c' informa che suo padre fu « da celestiale nunzio (2) prima che Gefiso nominato » — ossia, secondo me, da Pietro Apostolo. È necessario ricordare le parole di Gesù a Simone: Tu vocaberis Cephas, quod interpretatur Petrus ? E il nome vero della Lia dovette essere Giovanna, giacche ella dice che il padre la « ingenerò di grazia piena ». — È noto sin dal Cinquecento che una Nerli fu la madre di Ameto.
   * * *
   Con l'aiuto del serventese del Pucci, si può, in parte, chiarire una delle più oscure circonlocuzioni deW! Amorosa visione :
   ..... assai vezzosamente se ne veniva la novella Dido, di nome, non di fatto, veramente, tenendo acceso nel viso Cupido, di tale sposa, ch'assai malcontenta, credo la faccia nel maritai nido. Ed il nome di lui di due s'imprenta, d'un albero e d'un tino, e '1 poco fatto dal suo diminutivo s'argomenta.
   Non dovett'essere, a dire il vero, molto malagevole indovinare « il nome di lui » — Albertino (*) ; ma
   (') Villani, XII, 18 ; Stefani, all'auuo. (2) I.e stampe inni ilo « celestiali nunzii ».
   (:l) Cfr. Antona-Tra versi, Notizie storiche sull'Amorosa visione, negli Studi ili Filai, romanza, 188.8, 1886, l(i. Il Cresciui legge nel v. penultimo: c V puro fatto.