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sare, cioè Nerone, quella madonna Lottiera lodata
nel capitolo del Boccaccio,
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Monna Lottiera Di Neron Nigi con soavi sguardi.
L'Antona-Traversi e il Cresci ni la riconobbero nc-ÌYAmorosa visione dall'allusione al marito, che, però, vi è nominato dal sesto Cesare, non più dal quinto, non so se per la rima, o perchè il Boccaccio avesse stimato più opportuno cominciare a contare dal divino Giulio. Chi il conosce, il marito, osserva egli maliziosamente, « il pensa a lei molesto».
Non basta. Mopsa racconta di una sua antenata :
A sè simile partorì una vergine, e quella con studio solenne nutrita, produsse ad età atta ai matrimoni, chiara di felice bellezza: ma quale cagione a ciò la movesse, o che senza crini nascesse, o che quelli per sopravvenuta infermità perdesse, m' è occulto, ma so che da lei fu nominata Cotrulla. Ed essendo carissima dalla madre servata, al debito tempo fu sposata a un giovine di nobilissimi parenti disceso nel detto luogo, nel quale o egli o' predecessori suoi forse del divino uccello in vece il dominio (') servarono, e da quello trassero il cognome ancora durante, a cui tanto piacque la giovane, che i suoi ed il suo primo cognome lasciando, a sè e ai discendenti di lui, de'quali copiosamente gli concesse Lucina, il proprio nome impose della sua donna, non perituro in loro giammai.
Rileggendo, non ha molto, questo passo, ricordai d'aver letto qualche cosa di simile nella cronaca di Giovanni Villani. Cercai, e vidi che non mi ero ingannato, e trovai (IV, 10) intera la spiegazione della
(') « Nominio » nell'edizione Moutier.