definizione delle parti del Trivio e del Quadrivio, oggetto dell'ultima di esse, descrizione di scaramucce nell'interno di una città, querele per la trasformazione d'un pacifico mercante e uomo di studi in guerriero invaso da furore di parte, lodi della pace, congratulazioni per avvenuto matrimonio, descrizione della propria infelicità e querele contro la Fortuna (l). Però, in mezzo a tanta borra letteraria, per non dire rettorica, spiccano circostanze reali, particolari di fatto: — gli studi giovanili dell'amico, proseguiti anclie in mezzo alle cure del commercio, la sua partecipazione alle contese de' Marra e de' Gatti in Barletta, il suo matrimonio, l'offerta cbe il Boccaccio gli fa di tenere il figlio nascituro di lui a battesimo, la domanda del prestito della Tebaide.
La lettera porta l'indicazione del mese e del giorno (28 giugno), non dell'anno. Dal contenuto di essa, cioè dall'accenno alle contese tra i Marra e i Gatti, al Della Torre parve risultare che fosse stata scritta nel 1340; perchè, secondo un documento riassunto dal Minieri-Biccio, avendo, il 16 novembre del 1339, il re Boberto mandato a Barletta Berardo Seri-pando, questi riuscì a ristabilirvi l'ordine, «che vi durò fino alla fine dell'anno successivo 1340, nel cui novembre lo turbò Pietro Pipino conte di Vico invadendo la città di Lucerà ». Ma il Minieri-Biccio non s'accorse che, nella data del documento — anno domini M°CGCXXXVIIIJ die XVI0 novembris VIP indictionis — il millesimo era sbagliato (-). La set-
(') Nella frase: «Et hinc est quod cuiu rege humillimo cupio de-n'derare», credo si debba leggere dissolvi, secondo quel di S. Paolo : « cupio dissolvi et esse cum Cbristo».
(-) Devo questa osservazione e la copia de' documenti, di cai mi valgo, alla squisita cortesia dell'amico prof. Nicola Barone del R. Ar-