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Poi apriamo il quarto canto della Teseide — composta anch'essa gran tempo prima del tradimento di Maria (') — e leggiamo :
Egli era tutto quanto divenuto sì magro, che assai agevolmente ciascun suo osso si saria veduto : nè credo che Erisittone altrimente fosse nel viso, ch'era egli, paruto, nel tempo della sua fame dolente : nè solamente impallidito n'era, ma la sua pelle parea quasi nera, E nella testa appena si vedieno
gli occhi dolenti, e le guance lanute ' di folto pelo nuovo comparieno; e le sue ciglia pilose ed agute a riguardare orribile il facieno; le chiome tutte rigide ed irsute: e sì era del tutto trasmutato, che nullo non l'avria raffigurato (2).
(!) Certamente prima Si legge nella lettera dedicatoria che « la piacevole immagine della somma bellezza » di Fiammetta generava nel cuore dell'amante « un pensiero umilissimo », il quale gli diceva : « questa 6 quella Fiammetta la luce de' cui begli occhi prima i nostri accese, e già fece contenti cogli atti suoi gran parte de' nostri ferventi disii ».
Il Crescisi, Contributo 212, dimostra egregiamente che la seconda parte dell'ultimo passo (e già fece ecc.) « 6 da riferirsi non direttamente a Fiammetta, ma alla luce de' suoi begli occhi ». E con ciò I Gli occhi, non erano quelli di Fiammetta ? Che aveva, sino allora, fatto Fiammetta, se non contentare soltanto con gli atti degli occhi o con gli atti della luce degli occhi, i desidèri del suo amatore ? (ome da questo luogo si può dedurre che il Boccaccio avesse già ottenuta « felicità intera f ». Egli voleva ben altro che sguardi e cenni e sorrisi! — Cfr. ]'Amorosa visione, XLV :
Moveami questa ove pareva a lei
co' suoi begli occhi.......
E graziosa mostrandosi e pia
verso di ino con sua benignitate, in conforto tenea la mento mia.
Ma non gli bastava ; oud'egli, alla lino, si propose di pur sentire l'ultima possunza o'hanno in lor chiusa i termini amo osi.
(2) IV, 27-28.