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Per la biografia di Giovanni Boccaccio

Francesco Torraca
Società Editrice Dante Alighieri, 1912, pagine 432

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Sappiamo dal Filocolo che, non molti giorni dopo il sabato santo, Giovanni, trovata Maria nel monastero di S. Arcangelo a Baiano, le potè parlare, ed ebbe da lei l'incarico di scrivere il racconto delle avventure di Florio e Biancofiore, e, al tempo stesso, l'assicurazione che l'amore di lui non le era sgradito ('). Ball 'Amorosa Visione, sappiamo che dodici giorni soltanto erano passati, quando cominciò quello, che chiamano il « secondo periodo » dell'amore, il periodo del corteggiamento e della « prova ». Seguì, dicono, un terzo periodo, che cominciò quando la sua dama, mossa dal lungo servizio e dalle ripetute prove di devozione, ch'egli le aveva date, ricambiò l'amore di lui: « è il periodo della dolce signorìa, e dura centotrentacinque giorni, alla line de' quali ella gli si concede » (-).
   Tutto questo, a me, sembra costruzione arbitraria, fantastica. Se si accettano i dati, anzi le date, dell' Amorosa visione, bisogna accettare tutto il racconto che intorno ad esse si aggira, dal quale indubbiamente si rileva che, sin dal dodicesimo giorno, Maria ricambiò l'amore di Giovanni. Si obbietta : ci voleva
   (•) « Ma poi che di quindi (dalla chiesa) con piagato cuor partito ini fui, e sospirato più giorni... avvenne che uu giorno, ecc. ». Maria gli dice: « Ti prego per la virtù, che fu negli occhi miei il primo giorno che tu mi vedesti e che a me, per l'amorosa forza, ti obbligasti ».
   I2) Hdttes, 37.