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a me, almeno alla suddetta è pregato a lispondere cose che ambo ci acquieti.
Mille cose a S. E. la Duchessa, e mi creda di Lei Sig. Duca
L'eseq. Servo
G. DONIZETTI
Napo'.i, 6 7mbre 1S3i.
U Impresa ed il Poeta — forse « in tut-t'altre faccende affaccendati »— non se la davano per inteso: perciò il Maestro ritorna alla carica il 27 Settembre, proponendo il librettista Bardari e la tela di un nuovo libretto - con una lettera interessante e curiosa... per certe vedute artistiche, nonché politiche:
(
Signor Duca Pregiatissimo,
Ho sentito dal Maestro Pedroni, ch'egli abbia la compiacenza di chiamare Romani e vedere se vuole o no fare il Libro per questa benedetta prim'Opera; io non le raccomando Sig. Duca^che la sollecitudine nel darmene avviso, poiché vede bene che la stagione è inoltrata : Se Romani si niegasse, o mancasse (cosa che non suppongo) le raccomando darmene tosto contezza, onde io qui possa disporre di altro poeta, che sarebbe quello stesso che ora mi servì per la Maria Stuarda, e dal quale se le aggrada farei trattare Giovanna 7.a di Napoli, Tragedia di Marsuzi Romano. Questo fatto di Giovanna moglie di c/Jndrea di Ungheria si può leggere in Giannone, o in Angelo Costanzo