certo brio che la distinguono si è meritata applausi lusinghieri, e n'ebbe pure il finàlè dèi Prologo stesso, benissimo concertato ed eseguito assai bene.
Nel primo atto havvi un coro e un diletto che termina in terzetto, di bella fattura musicale e che incontrò l'approvazione del pubblico.
Nel second'atto, noteremo un brindisi cantato dalla Brambilla, che piacque, abberichè povero di novità.
E giustizia il dire, che il bravo Donizetti fu chiamato sul proscenio dopo il Prologo e finito il prim'atto a riscuotere i contrassegni di pubblico aggradimento in unione ai primàri.cantanti.
E usanza di chi scrive cenni teatrali1, per criticare francamente là parte inspirata ed inventiva della musica, di lodare lo stromentale; noi quindi seguiremo ì'usanza'é non potendo encomiar troppo la parte cantàbile della nuova opera di Donizetti, le faremo elogi nella parté stromentale. E qui, in vero, crediamo dare nel segno, giacché bene elaborata è la musica del valente compositore, e crediamo poter lusingarci, che nel maggior accordo progressivo dell'orchestra, Io spartito acquisterà nel favore del pùbblico. E quei peffi che abbiamo' notati siccome applauditi, e qualcun altro forse, spiccheranno di pregi maggiori nel progresso del tempo.
Termina, al solito, elogiando tutti.gli artisti.
Di questo giudizio critico del Pezzi gin-dichi' il lettore, al quale è certamente famigliare questo spartito Donizettiano, che ottenne