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Contributo ad una biografia di Gaetano Donizetti
Lettere e documenti inediti
Verzino Edoardo Clemente
L. Carnazzi Editore Bergamo, 1896, pagine 196

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   chivio Ducale Visconti, Ito tratto alcune lettere — e del Romani e del Donizetti — colle quali ristabiliremo un po' la verità dei fatti. Il Duca Carlo Visconti di Modrone nel 1832 dava incarico al Felice Romani di scrivere un libretto. Il poeta scelse il soggetto della « Lucrezia Borgia, » come risulta dalla scrittura in data io Giugno 1832. Nel 1833 il Romani, lasciato da una parte il dramma di Victor Hugo, scriveva un altro libretto che doveva essere messo in musica dal M. Mercadante, per l'apertura della Stagione di Carnevale. Ma il soggetto scelto, « Saffo », ebbe il grave torto di non piacere all'artista M.a Lalande, che protestò che mai avrebbe rappresentato simile personaggio. Fosse l'impresario intenerito dalle proteste della diva; fosse anche il timore che i 1 maestro Mercadante non avrebbe potuto presentare il suo spartito in tempo; sta il fatto che il Duca Visconti approfittò delia presenza in Milano del Donizetti, lo fece chiamare il 10 Ottobre 1833, e lì, a tambur bat-tente, gli fece firmare la scrittura colla quale il Maestro si assunse l'obbligo di scrivere e cedere all'Impresa due opere serie: di queste una era la « Lucrezia Borgia ». Donizetti, appena uscito dal gabinetto del Duca, andò ad abboccarsi col poeta ; il quale colla testa