Il lloyer narra che « nel 1833 il poeta Romani aveva scritto il libretto della « Lucrezia Borgia », seguendo il dramma di Victor Hugo, richiestone dall' Impresario della Scala, che aveva poi incaricato il maestro Merca-dante di scrivere lo spartito. iMercadante, soffrendo di oftalmia, interessò Donizetti, che in quel tempo trovavasi a Milano, e lo pregò di subentrargli nel contratto già da lui firmato. Non rimanevano che quaranta giorni per mettere in iscena un'opera... della quale non era stata scritta neppure una nota. Donizetti la compose in 25 giorni. »
Ecco una versione sbagliata che, per mancanza di controllo con documenti, era stata accettata da molti, e da molti tolta al Rover, fors'anche senza citarne la paternità. Dai molti documenti relativi a questa felice opera di Donizetti che si custodiscono nel ricco Ar-
goldoniana per dettare il poco t'elice libretto semiserio del Torquato Tasso, che, musicato da Gaetano Donizetti, tu posto, per la prima volta, in scena al teatro Valle di Roma, nell'autunno 1S33. dove non piacque molto, per « difetto di spontaneità e di fusione ». Infatti, se n'eccettuiamo alcuni pezzi ispirati posti in bocca al protagonista e lo stupendo concertato, che chiude il secondo atto; il melodramma, nel suo complesso, è ben poco degno del soggetto altissimo e del genio musicale di Donizetti. »