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time cose del Missirini che dovea donare all'Italia per mezzo della sopressa Antologia; e da tanti e da tante cose alle quali aggiungo ora quelle del Sig. Colleoni ne formo un piano, e da quello un' Opera.
La Compagnia è debole, ma di Ronconi ne posso far qualche cosa, chè mi rappresenta il Furioso per eccellenza.
Da molti anni desiderava sopra sì gran poeta far qualche cosa, ed avrei voluto un Rubini per protagonista, ma sia effetto del caso, o non saprei che, tutti i miei patrioti Tenori mi han dimostrata la millesima parte di amicizia degli esteri. Rubini, in special modo al quale donai il Gianni di Parigi, scritto apposta per lui, acciò lo dasse in Parigi o in Londra per sua serata, e non ritenesse per l'autore che la proprietà delle riduzioni.. Rubini, dissi, l'ebbe, e ne son certo fino in Parigi, e nemmeno ebbi riscontro. Mi getto adunque fra le braccia di un'estraneo e Ronconi farà il Tasso
L'amico Ferretti gli frisse il libretto — di genere semi-serio —; ed il « Tasso » si rappresentò nella stagione d'autunno al Valle, colla Spech e col Ronconi. Il successo pare non corrispondesse del tutto al grande studio e al grande amore posto dal Maestro nello' scrivere questo spartito (i).
(i) Parmenio Bettoli scrive in un suo studio sul « Tasso in teatro »:
« Il Bergamasco (?!) Ferretti s'ispirò alla commedia