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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424
Le perizie psichiatriche. • 393
scampo dopo il delitto. Pertanto la sua è la figura completa del criminale intelligente e volitivo, che delinque in varii modi, e sempre con perfetto adattamento mentale alle circostanze esteriori.
21. La massima parte dei suoi reati di sangue fu consumata dopo lunga e meditata deliberazione. La caratteristica precipua dei suoi omicidi! e ferimenti è l'agguato, indi la fuga prudente dal luogo del delitto. Bene spesso, nell'atto di commetterli egli ne proclamava consapevolmente il voluto e meditato motivo.
22. Il contegno di Giuseppe Musolino durante le due latitanze, nella emigrazione clandestina dalle Calabrie, nel momento dell'arrèsto, nei primi interrogatorii, è stato quello del delinquente volgare, che con tattica accortissima elude la vigilanza cui è soggetto, e catturato tenta in sulle prime grossolanamente di sviare le indagini della giustizia. Una volta scoperta la sua identità, Musolino si è condotto come tutti i grandi criminali : ha narrata ed ampollosamente esposta la sua vita di bandito, e ha messa la solita vanità nel dire i particolari meno conosciuti dei suoi delitti, tacendone però o svisandone a suo modo quelli che gli parevano menomare la sua leggenda.
IV. — L'influenza della epilessia sulla criminalità di Giuseppe Musolino.
23. La e p i I e s s i a di cui è affetto Musolino, oltre a non avere menomata per nulla la sua intelligenza, neppure mai ha causato perturbamenti duraturi o transitorii delle sue facoltà mentali. Ciò che la neurosi ha fornito alla personalità dell'accusato, consiste in anomalie abbastanza indeterminate e