I dibattimenti.
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   insinuante ora con tono risoluto schermendosi dalle domande del Presidente, e tornando sempre a reclamare il suo « vestito naturale » :
   Illustrissimo, credetemi sull'anima: non lo faccio per fanaticheria; lo faccio perchè altriménti i giurati non possono giudicarmi giustamente. „
   Avendo infine gli avvocati della difesa fatto notare che il loro raccomandato non stava bene, e che perciò se ne doveva rimandare l'interrogatorio, e Musolino stesso dichiarando di sentirsi «male al cuore e alla testa», il Presidente ordinò che egli venisse visitato da tutti i medici periti presenti, e rinviava intanto l'udienza alle ore 14. Fu notato allora come Musolino, uscendo dalla gabbia, chiamasse imperiosamente il suo avvocato di fiducia, col quale ebbe subito un breve colloquio.
   Nel verbale esteso da noi periti, dopo la visita .dell'imputato (vedi a pag. 59 di questo volume), si dichiarava che dapprima, Musolino avendo le manette, il suo polso era celere* d'oltre 100 battiti al minuto, ed egli aveva la faccia accesa e la pelle calda e madida di sudore; che mezz'ora dopo il suo polso era sceso a 88 pulsazioni e la sua temperatura a 37°. Si aggiungeva che Musolino aveva dichiarato che da ieri sera soffriva di dolore alla testa e di un grande malessere, ma che durante l'osservazione non se ne era più lamentato, interessandosi invece alla nostra visita e rispondendo a tutte le nostre domande. Il verbale concludeva affermando, che le condizioni di eccitamento di Musolino erano dovute allo stato d'animo in cui si trovava, ma che non erano tali da impedirgli di subire l'interrogatorio. Dobbiamo aggiungere ora che durante l'esame medico i cinque periti allora presenti, unanimi, cercarono convincere l'accusato di non rifiutarsi oltre a rispondere, chè non gliene sarebbe venuto alcun van Musolino. 24