I dibattimenti.
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   battimento. E tu bene, perchè il rifiuto di Musolino, voluto interpretare da alcuni, e particolarmente dai due o tre più battaglieri suoi avvocati difensori, come segno di infermità mentale, e da altri, non escluso un difensore più calmo, ritenuto invece per un atto logico, si giudicò dai più, e da noi stessi, come una bizzarria del bandito, caldeggiata e abilmente sfruttata, per creare degli ostacoli all'andamento del processo e influenzare la pubblica opinione.
   La mattina del 16 aprile Musolino rifiutava ancora, e noi stessi, pei quali era allora deferentissimo, non potemmo rimoverlo dal suo proposito. Ma nel pomeriggio cedette finalmente alle premure del prediletto fra i suoi avvocati, e facendosi promettere che sarebbe stato fotografato «in abito da gentiluomo», intervenne all'udienza.
   La impressione che il pubblico accorso in gran folla ebbe alla vista di Musolino, venne largamente riferita dai giornali. In riguardo al fisico ed all'aspetto furono delusi tutti coloro che s'imaginavano di vedere in lui impersonato il tipo leggendario del « brigante Calabrese » : il viso sbarbato, l'abi to a striscie da recluso, i corti capelli, il volto giovanile dal forte naso aquilino, davano infatti a Musolino un esteriore del tutto lontano da quel tipo, quasi un'aria di seminarista o di sagrestano. E in riguardo al morale, egli fu subito giudicato per intelligente e disinvolto; molti meravigliavansi di non trovare in lui alcun'aria di spavalderia; il «Corriere della sera» notava : « egli passa rapidamente dal sorriso alla gravità pensosa : c'è qualcosa di. umile in lui, del fraticello ». Dinanzi al pubblico curioso che affollava l'aula delle Assise egli mostrava invero un'aria soddisfatta, ma traspariva sulla sua fisonomia un'ombra di timidità; alla lettura dell'atto di accusa sorrise più volte e non tradì mai qualsiasi turbamento. Tornato in carcere, dopo questa sua specie di presentazione