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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424
La imputabilità di Giuseppe Musolino. 859l
mania del bandito. Questi nella intimità era ben altro : non aveva la credenza che hanno i pazzi nelle proprie idee : mancava in lui la convinzione vesanica. La sua megalomania poi era, per dir così, professionale: tutti i briganti o banditi furono eccezionalmente orgogliosi e vanitosi, come nota Enrico Ferri. Noi anzi diremo che tutti gli uomini socialmente caratteristici, i quali spiegarono una suggestione sulle folle, si distinsero sempre per lo sconfinato 'orgoglio; così i condottieri e i legislatori de' popoli primitivi, gli uomini d'armi, i capi-partito dei tempi moderni: l'orgoglio ed anche la più acritica vanità, sono in ultima analisi, per le moltitudini inconsapevoli, una efficace affermazione di forza.
Ma poi nella psicologia del delinquente omicida, secondo la scuola di Lombroso, entrano appunto quali elementi immancabili e costituzionali l'orgoglio e la vanità, come la violenza e lo spirito di vendetta. E nessuno vorrà ammettere che per ciò gli omicidi abbiano a considerarsi tutti come paranoici. Piuttosto tutto ciò è una riprova di quanto abbiamo affermato al principio di questo capitolo: che cioè tutti i idelinquenti sono dei disquilibrati — isteroidi, epilettoidi, para-noidi, e più spesso forse semi - imbecilli — e che ogni delitto, non solo ha un complice invisibile nella società^, come diceva Quetelet, ma ha eziandio una etiologia antropologica. Ma da ciò non si può inferire che ogni delinquente vanitoso sia un infermo di mente nel senso indicato dalla .legge.
In questi ultimi tempi, per opera di alcuni alienisti tedeschi
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e sotto un altro punto di vista da quello del Lombroso, si è avvicinato il delirio paranoico alla costituzione epilettica e alla stessa epilessia convulsiva: il Buchholtz ha in special modo parlato di una paranoia auf epileptischer Ba-s is. Noi però abbiamo escluso in Musolino i caratteri psicologici fondamentali della degenerazione epilettica, quali la