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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   La personalità psicologica. 11'3
   Se questo racconto sia in ogni' particolare completamente silicei», è a ^dubitare; la perorazione: «io ti lascio.a considerare.... per questo non ti sgomentare....» dimostra che colla esposizione del suo sogno Musolino si proponeva lo scopo di confortare Ippolita e di assicurarla ancora una volta della propria innocenza; probabilissimo quindi ch'egli abbia rafforzate le tinte per riuscire più efficace. Ciò però non diminuisce la importanza psicologica del racconto. Musolino sogna i suoi cari defunti che lo incoraggiano e gli fanno intendere che lo proteggeranno sempre; ed accenna alla messa por le anime del purgatorio. Fra le due idee vi è un nesso strettissimo, in quantochè è comune fra le classi popolari la superstizione di far preci espiatorie quando vengano sognate vivacemente persone care defunte. Però nel sogno di Musolino non troviamo solo elementi di superstizione religiosa, ma altresì elementi di' egoismo e vanità (protezione divina), e soprattutto di erotismo; egli non sogna che parenti di sesso femminile, vede 200 donne, è baciato e ribaciato da zia Carmela e da Nunziatina.
   Interrogammo Musolino insistentemente sul contenuto abituale dei suoi sogni. A domanda, rispose di non ricordarsi di avere sognato i suoi nemici, nè prima nè dopo di ucciderli. Non rivide mai alcuna sua vittima in sogno; se talora, dopo avere ucciso, sognò la vittima, la rivide sempre vivente o in attività contro di lui, indizio di profondo sentimento egoistico (1).
   (1) Nella biografia del Nucera-Abenavoli (loc. cit., pag. 17-18) è narrato che Musolino cercò riparo, in un giorno di cattivo tempo, entro una tomba del cimitero di Roccaforte del Greco, e che, addor-mentatovisi, sognò risorti quei cadaveri, stringerglisi attorno e fargli festa „ (?). Ma oltre ad essere sospetta. la fonte del racconto, a noi, per reiterate indagini, nulla consta di questa necrofilia „ e di questi sogni macabri „ di Musolino: che anzi egli, come si prova nel testo, ama la vita, aborre dallo spettacolo dei cadaveri, e non sogna mai morti e ammazzamenti, come avviene di molti veri epilettici. •