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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424
La personalitą psicologica.
11'3
e pensieri veramente caratteristici, quantunque appartengano pił alla letteratura popolare calabrese di quello che scaturiscano dal subcosciente di Musolino. Noi ne diamo qui alcuni saggi, non gią perchč le crediamo esclusiva opera sua, ma perchč ci mettono in luce i concetti e sentimenti dominanti nella coscienza del bandito e a lui forniti, in massima parte, dalla coscienza collettiva della sua poetica regione.
7v
Io nacqui in S. Stefan d'Aspromonte Dove la neve sballa tutto il monte; La scienza mi portava onore in fronte.
Mia mamma cu carizze mi crescia Non si credeva che sbagliava via,
10 ero figlio della buona idia (2).
La sorti curr'iando (3) mi venia, Ma io navicavo l'infanzia, Non mi credeva ca fazzu sta via.
11 presidente condannando mi venia, Scramando (4) a vuce forte ci dia Questu cundanna non faci pe' mia (5).
In una cella piena di dolore Allora io mi misi a studiari, Uscire fora ed ammazzar gli infami.
La mģa nucenza dovea venir pagata: Cacciu (6) na petra e cumpari 'n ta strata (7), La giustizia restava spaventata
Di quella buca e scala innominata ; E quando mi truvai 'nta quella strata, Ai miei cumpagni: avanti, li dicia.
Ora la cella si deve pagare!
(1) Togliamo questa poesia da im giornale di Napoli, osservando «he essa non č certamente, nella ortografia e nella dicitura, quale Mnsolino la pronunciava o dettava a chi l'ha comunicata al pubblico: al pari di moltissimi altri componimenti, che vengono attribuiti all'omicida di Aspromonte, essa fu corretta ed italianizzata con grande irregolaritą e licenza.
(2) Idea. (3) Perseguitando. (4) Esclamando. (5) Per me. (6) Levo, tolgo. (7) Strada.