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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   4.1 GIUSEPPE musolino.
   Detto racconto doveva venir letto due volte ad alta voce al soggetto, il quale doveva poi ripeterlo a noi a varii intervalli di tempo. Così avremmo potuto saggiare tutti i particolari della memoria del bandito.
   Fu tentata la prova. A Musolino il primo maggio fu fatto il racconto dal dott. Del Carlo, ma egli non se ne interessò affatto, e disse che di certe sciocchezze non avrebbe potuto mai rammentarsi. Il 5 maggio, uno di noi gli fece qualche interrogazione intorno al racconto lettogli quattro giorni innanzi; ma Musolino rispose seccato: «Non mi parlate di quelle «fanciullaggini.... Cosa volete che ricordi? È roba da ragazzi. «Posso dirvi soltanto che mi ricordo di Elisa, che vorrei aver « qui per abbracciarla davvero. »
   e) Asso c iasione, immaginazione, sogni.
   L'associazione delle idee in Musolino ci parve sempre rapida e facile. Il 5 maggio però volemmo sperimentare un test usato anche da Toulouse nel suo studio psicologico su Zola e !da noi già citato!, e che consiste nel fare esprimere il più rapidamente che sia possibile al soggetto la prima imagine o idea che gli venga alla mente appena udita pronunciare dallo sperimentatore una parola. Scegliemmo parole proporzionate alla coltura di Musolino, ma avemmo cura di usare promiscuamente parole concrete e astratte per evitare un orientamento suggestivo dell'associazione, aggettivi e sostantivi, parole contenenti elementi visivi o uditivi o tattili o olfattivi o gustativi, ed elementi emozionali per qualità e intensità differenti. Ecco l'elenco delle parole pronunciate , e delle imagini e delle idee da esse evocate nel soggetto.