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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424
La personalità psicologica. 103
frontando questo risultato con quelli ottenuti col medesimo test da varii autori, giudichiamo abbastanza buono lo stato dell'attenzione visiva (conativa) in Musolino. Ricordiamo ad esempio che Emilio Zola riuscì in tre minuti a chiudere le a in 190 parole, dimenticandone tre (1).
Dopo ciò è quasi ozioso l'avvertire come il Musolino sia pronto ed esatto in percepire gli stimoli esteriori e pronto nel reagirvi convenientemente ; come pure sia rapido nel-l'orientare il suo pensiero su qualunque oggetto che gli si proponga.
A questo capitolo del nostro studio psicologico appartengono anche le indagini che abbiamo potuto compiere sul senso di spazio e sul senso di tempo. Musolino li ha buonissimi tutti e due; Per il senso spaziale, la sua esattezza ci risultò nelle descritte esperienze di Jastrow e di Miinsterberg: le linee da lui tracciate riuscirono ben poco differenti fra di loro, e gli orrori da lui commessi nella percezione dello spazio percorso dalla sua mano furono presso a poco quelli che qualunque individuo normale può commettere. Uno di noi (Morselli) ha dimostrato che la legge delle minime differenze percettibili nell'esperimento di tratteggiare delle linee, corrisponde al classico principio di T. Fechner: — la percezione muscolare e la conseguente rappresentazione spaziale sono tanto più squisite, quanto più piccolo è il valore + di 3 (designando con 5 la minima differenza percepita). — Ora, noi abbiamo trovato che -Muso-lino avverte correttissimamente le differenze di spazio lineare che i suoi muscoli e suoi segmenti cutanei (nervi della kene-stesi e del tatto) percorrono su di un piano, siano essi in direzione verticale o di avvicinamento, siano in direzione orizzontale o di allontanamento dal corpo.
fi) Veggasi: E. Toulouse, Enquéte médico-psychologique, eoo. Emile Zola. Paris, 1896.