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Biografia di un bandito
Giuseppe Musolino di fronte alla psichiatria ed alla sociologia
E. Morselli - S. De Sanctis
Fratelli Treves Editori Milano, 1902, pagine 424

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   La personalità psicologica. 103
   facemmo una volta scrivere Musolino ad occhi chiusi; allora notammo esagerazione dei caratteri grafici infantili, megagrafia (per allargamento dei movimenti della mano), esagerazione della direzione ascendente delle parole, intralcio e sovrapposizione di lettere puranco nella firma. Non basta: nel nome, Giuseppe, lo scrivente dimenticò perfino una lettera (una p).
   b) Attenzione e percezione.
   Le ripetute conversazioni avute con Musolino, le ricerche cliniche praticate su di lui, ci hanno convinto che il suo potere attentivò, non solo non offre disturbi di sorta, ma si distingue per il singolare sviluppo. La rapidità della concentrazione dell'attenzione sopra gli stimoli sensitivi di qualsiasi ordine e sopra le imagini, i gruppi mnemonici e i sentimenti, è rapidissima, quando si pensa alle cause che potevano rendere assai lungo il tempo attenzionale, come ad esempio : la qualità degli interroganti, la novità e spesso anche la difficoltà degli esperimenti (Musolino non era stato oggetto di ricerca scientifica per opera di alcuno prima che di noi), la maniera di esprimerci di fronte ad un individuo che parla abitualmente il natio dialetto.
   Fortissima pure è la resistenza di Musolino contro gli stimoli distraenti. Quando esso si concentra in una operazione che lo interessa, è capace di circoscrivere completamente la propria attività mentale, come abbiamo potuto notare nell'atto di recitar poesie, di scrivere o disegnare, cose che egli fa con evidente difficoltà. Il curioso si è ch'egli è perfettamente consapevole della sua capacità di resistere alle distrazioni. Durante' la concentrazione attentiva non potemmo notare altro che la respirazione si faceva più superficiale, a tratti rumorosa, spesso aritmica, forse con una certa tendenza alla perio-