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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Nono
L.A.
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1849, pagine 72+8

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a cura di Federico Adamoli

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   di san Procolo, fu guantata circa 1J anno 1S70. E in istrada Castiglione una, che tuttavia è in essere. — E la deciraaquarta in istrada santo Stefano presso la Cerióla , fu distrutta del 1^56.
   Ritornando ora al prefato opuscolo del Toselli, questi aggiunge all' argomento del secondo recinto di Bologna, le osservazioni che seguono. „ Oltre le porte e gli avanzi di muraglie che rimangono, altri indizi comprovanti essere stata questa la seconda periferia della città, sono gli spalti e i luoghi ove furono collocati i Monasteri, che per lo più si fabbricavano dietro le mura. San Domenico, san Procolo , la Santa, la Concezione, sant'Agostino, san Vitale , san Giacomo , san Martino , san Gervasio , san Giorgio, costeggiavano le mura; e appena fuori della cerchia erano i Conventi di san Francesco, di san Mattia, di sant'Agnese, di san Lorenzo di Porta Castiglione, di san Biagio, de'Servi, e forse altri. Gli spalti o ripe sono quelle alture che si vedono nelle vie, Posterula, Brollo,Via Larga di santa Maria Maggiore, Belvedere di san Gervasio, Tintinaga, ed altre. „— L'Alidosi sunnominato, parlando delle mura del secondo recinto di Bologna, dice (non sappiamo a quale autorità si riferisca) che tali mura furono principiate 1' anno 3g7 da Teodosio Seniore imperatore, e finite del 433 di Luglio da san Petronio Vescovo 'e Protettore di questa città ; e furono quelle del circolo, dove si vedono alcuni torrioni o porte esistenti tuttora.— E quando poi il detto Alidosi viene a parlare di esse porte, afferma che la città di Bologna fu ampliata da san Petronio ; sicché non sappiamo come Teodosio potesse cingere di mura una città che si aveva ancora a dilatare : quasi potesse vestirsi chi per anche non è nato. Ma lasciamo 1'Alidosi colle sue asserzioni, e