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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI ?317
   Giovine ma valente figurista fu Carlo Antonio Romboidi. Nacque nel 1680; studiò dal Viani : dipinse a Macerata, a Roma, a Torino. Lavorò in
   £atria nella Sagrestia di S. Petronio ed in Santa
   ucia. A Piacenza pure lavorò, e fu creato cavaliere. Alla fine, ritornandone sul 1717 insieme alla moglie, e non avendo che l'età di 37 anni, annegò nel Taro , e finì la breve ed onorata sua vita con morte miseranda.
   Rolli Giuseppe, fratello di quell'Antonio che morì precipitando giù da un ponte in S. Paolo de' Barnabiti, nacque nel 1645. Studiò da Giambattista Caccioli, poi dal Canuti. Intagliò in rame a sufficienza ; ma datosi poi al dipingere a fresco di figura , riuscì spiritoso e grande nello stile ; per cui ebbe lodi in patria, e lodi per l'Italia e per la Germania dove molto operò. Fu Accademico dementino , e morì a Bologna nel 1727.
   Antonio Rossi, nato del 1700, studiò da Lorenzo Bergonzoni , poi dal Franceschini, di oui tentb la maniera. Fu pur esso Accademico dementino , e mancò all'arte nel j766. — Rossi Francesco Maria fu capomastro muratore e disegnatore architetto; e viveva ancora nel 1766. — Gaetano Sabatti^i muto , era condiscepolo oòll' altro muto Paris Por-rone ; ma poco o nulla operò t essendo morto alla scùola di Francesco Monti nel 1731, avendo anni 28.
   $0ultore prnatista fu Alessandro Salvolini, che lavorò bene in marmo e ohe mori dopo il 1768.— Giambatista Sandoni, allievo di Stefano Orlandi, dipinse d'ornato e di quadratura in maniera grandiosa e vaga. Impazzì, si gettò in nn fiume , ne fu tratto, vivo, ma non guarì mai più dal malore. Morì alla fine volgendo l'anno 1758. — Gian Giuseppe Santi, nato nel 1644» studiò dapprima sotto il Canuti ; ma più che ia figura potè riuscire in