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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 739
   fu del Collegio de' Notai : e nel 1739 recitò la Prefazione agli studii scolastici nella Università: e 1' anno dopo 1' Orazione funebre del Padre Allucini Gesuita. — Insegnò poi uuiane lettere. Intanto maucava in Roma ( 1742 ) il segretario dell' Ambasciator bolognese: ed ecco Flaminio Scar-selli assunto al nobile incarico , sotto la tutela del suo padrone, il Conte Senatore Fulvio Bentivoglio, —- E colà fu caro alla Corte pontifìcia ed all' inclito Monarca Benedetto XIV. , cui dedicò la versione dell' Apocalisse, che gli fruttò onori e mer» cedi munificenti. Intanto nel 1744 canonizzato il Beato Nicolò Albergati bolognese ; e lo Scarselli ne disse le lodi. Cantò le uozze del Delfino di Francia colla Principessa di Sassonia : cantò altre nozze e feste sacre : stampò una versione del Telemaco in ottava rima : piaose la morte di Benedetto XIV. ed ossequiò Clemente XIII., 6uo pio ed ottimo successore. Ed ecco il 1760; ecco morire il Segretario bolor
   {;nese, Dottor Angelo Michele Lotti , cui succedette o Scarselli, che venne perciò a Bologna. Quivi servi sino all'anno 1766, nel quale ottenne giubila* zione, essendo già quarant' anni che serviva la par tria. Visse dipoi dieci anni ancora ; pingue all' e-stremo, e tormentato da gotta e dal male di orina, del quale morì il 7 gennaio 1776, essendo sepolto in Santa Maria del Baraccano, della cui Confraternita fu illustre membro zelantissimo.
   Scarselli Giambatista nacque nel 1695, e , preso lo stato ecclesiastico, fu laureato in Sacra Teologia. Era molto caro al Cardinal Lambertini, che seco a Roma lo condusse nel 1740, e lo promulgò Vescovo di Mennito con titolo di Monsignore. Lo fece ancora Canonico di S. Pietro ; ma nel j 74$ morì 1' ultimo giorno di Giugno , in età di anni 48.
   Sgarzi Giambatista fu discreto poeta , che morì nel 1724* Fece un rimario della Gerusalemme Liberata, che venne pubblicato in Venezia nel 1722.
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