Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Ottavo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (692/856)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (692/856)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ANNALI
   quale afflitto aspramente da dolori di pietra, andò a Monte Oliveto Maggiore alla Dieta Capitolare , ed ivi morì il a4 di Maggio dopo ventun giorni di malattia atrocissima. Lasciò egli prose e poesie , che furono stampate nel iySi a San Tommaso d'Aquino, e che sono di stile Arcadico, siccome quasi tutte le poesie di quella età. In morte di lui furono stampate alcune rime dagli amici, e vi furono premesse quelle notizie della sua vita, dalle quali abbiamo attinte le parole, che qui cessiamo di dire intorno a quest' ottimo religioso.
   Ed ottimo religioso fu pure Alessandro Salarotì. — Era nobile bolognese , e Chierico regolare teatino. Figliuolo di Girolamo Salaroli, vestì P abito regolare in Roma, e fece la solenne sua professione il io di Marzo del 1686 in San Silvestro di Monte Cavallo, Casa e Chiesa dell' Ordine suo. Acqui-stossi colà la stima e 1' amore de' suoi correligiosi per vita esemplare, e precisa disciplina: e perciò fu destinato dal Generale dell'Ordine a recarsi in Polonia , per fondare a Varsavia la prima Casa dei Teatini. Colà recatosi, meritò 1' amore e la grazia de' Magnati del Reame , e più del Re Augusto I., dal quale fu spedito a Roma come inviato straordinario a Papa Clemente XI. ; e godettero il premio di tal Legazione eziandio i suoi fratelli, che nella gran Dieta di Lublino nel 1703 furono dichiarati Marchesi , ad essi assegnando lo stemma gentilizio del Regno. Restituitosi il Padre D. Alessandro a Roma, sostenne quivi la carica di Pro-curator Generale dell' Ordine negli anni 1711, la e i3: e dal Sommo Pontefice fu scelto a Consultore della' Sacra Congregazione dell' Indice. Ivi stette a lungo; ed ivi morì settuagenario il 17 Settembre del 1736. — Lasciò lavori stampati e manoscritti , italiani e latini , i quali diedero testimonianza della cognizione eh' egli aveva delle due lingue, e della erudizione nella sacra o nella profana letteratura.