BOLOGNESI
la ftna assenza da Bologna venne sempre conservato nei Rotoli del nostro Studio. — Nel 1717 era stato dichiarato Abate dell' Ordine suo , che lo tenne ognora in gran conto, perchè ne fu sempre alta e verace gloria. Dotto com'era in più scienze ^ lasciò il Padre Corazza Dissertazioni e libri di più e più argomenti ; molti a stampa e molti ancora manoscritti , i quali si conservavano nella Biblioteca degli Olivetani di Bologna, e che per certo saranno stati in orribili tempi fatalmente dispersi.
Ed ecco il primo cruscante boccaccesco bolognese del secolo scorso. Fu questi il Barnabita Don Salvatore Corticelli nato nel 1690. ~ Apprese a Roma le umane lettere , poi a Bologna la Filosofìa e le Leggi t e da ultimo, laureato in Giurisprudenza , declamò due volte 1' Orazione inaugurale al corso degli studii,~Fu Assessore al Tribunale delle acque; ed ebbe gran fama di letterato. Tenne amicizia col Lazzarini , col Manfredi coli' Orsi , con Francesco Zanotti. Era cercato a Padova Lettor pubblico; ma egli ricusò la dignità , per servire la patria,—All' età di 28 anni ( 1718 ) si rendè Barnabita , dove fu Teologo Morale leputatissimo,—Andò poi a leggere Filosofìa in Foligno ; indi in Bologna Teologia : e venne dichiarato Teologo Penitenziere dell' Arcivescovo Boncompagni. Nella sua Congregazione fu Generale Visitatore , e più d' una volta Provinciale. —Fra tante cure della famiglia religiosa, non trascurò mai le lettere: e corresse la Grammatica del Porretti che più e più volte ristampata , gli acquistò grandissimo nome. Scrisse in volgare puranche, di eloquenza e di grammatica ; e venne dagli Accademici della Crusca dichiarato loro socio. Ciò fu nell'anno 1747» nel quale pubblicò i suoi cento discorsi sull'Eloquenza italiana. Ridusse intanto il Boccaccio a modesta lezione, e ne stampò quaranta novelle purgate. Poi diede opera ad un trattato della cristiana perfezione nell'idea e nella pratica: la quale opera non potè compiere; poiché