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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   6 iS
   in cattedra il a3 Novembre 1751 e morì il 17 Settembre del 1752.—Il secondo fa laureato in teologia il 6 di Luglio 1732 ; ed ascritto al Collegio il 10 Marzo 1736. Ottenne un canonicato in San Petronio nel 174S; essendo già Lettore di Teologia ecolastica onoraria fino dal 1742: del 5o passò alla Morale stipendiato; e durò in cattedra fino al Settembre 1759; nel quale anno passò alla vita immortale.
   Diremo dei due Collina, Abbondio e Bonifacio. — Nacque il primo nel 1691 ; vestì l'abito camaldolese nel 1709. Studiò in Ravenna Teologia dal Padre Ildefonso Fuscbini , in Pisa le Matematiche dal Padre Grandi nel 1717. Quindi venne in Bologna, e nel 1729 insegnava Geografia e Nautica.— Insegnò pure Matematica; poi fu Governatore del Monastero ai Santi Cosma e Damiano dal 1742 al 1787 , nel quale anno cessò di vivere alli ai di Decembre.— Nacque il secondo nel 1689: fu pur esso camaldolese in Ravenna. -- Professò del 1706. Studiò sotto il Padre Grandi : insegnò Filosofia a Classe; poi a Bologna nel 1722. Fu Abate ai Santi Cosma e Damiano; seppe eloqueoza e poesia: fu Arca-de , Gelato, Inestricato, e d'ogni più rabbiosa classe di Accademici cianciatori. Finalmente cessò di vivere nel 1770, Lettore emerito dello Studio.—I due Collina lasciarono molti scritti d'ogni scibile umano; ma Bonifacio mostrò più acume dell' altro ; e fu devotissimo a Torquato Tasso, di cui raccolse tutte le opere , e quanti opuscoli furono scritti intorno alla sua vita ed alle sue sciagure.
   Una sola parola di Giacomo Conti, e di Gianan-tonio. — Giacomo conobbe con profondità, oltre la lingua italiana, la francese, la tedesca e l'inglese, laonde fu fatto custode dell'Istituto delle scienze ; nel quale ufficio morì il 5 Giuguo del 1773.— Gianantonio fu pubblico PeritoAgrimensore , scoiaio di Egidio Maria Bordoni Perito Ingegnere del