Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Ottavo', Salvatore Muzzi

   

Pagina (620/856)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (620/856)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   6»o
   ANNALI
   della persona, prese a fare il sartore. Ma più che alle forbici ed all'ago attendeva ai libri di poesia, e improvvisava alla maniera di Giulio Cesare Croce, che lo precedette di due secoli. Volse però a male l'ingegno suo: prese a motteggiar chicchessia; nobili e plebei, preti e secolari. Guai a chi capitava sotto la sua sferza poetica! Alla fine , per salvar la pelle, fuggì da Bologna, e fu a Venezia, dove lo sostenne la bontà del Conte Cornelio Pepoli , che ivi soggiornava , e quella d' altri bolognesi , che stavano all' ombra del vessillo di S. Marco. Andava intanto in Portogallo il Nunzio Pontificio Monsignor Acciainoli ; ed egli fu seoo tra' fami-gliarj ; e i cortigiani, e loro usi studiò — Scrisse poesie, e si diede a conoscere : gì' ingegneri della corona , Campana e Brunelli italiani , lo introdussero a corte; sicché fu presentato ai Principi ed al Re. Pi passo in passo divenne Ministro dei Teatri, e poeta dei Sovrani, con annuale stipendio. Studiò colà la buona lingua d'Italia , ed i classici Autori, e scrisse Cantate e Melodrammi non al tutto spregevoli. Alla fine , in età di anni 58 , morì poeta a quella corte nel 1777 , lasciando esempio al mondo di ciò che possa la fortuna e l'ardimento in paese Straniero. Si hanno alle stampe diverse opere del sartore poeta. In Bologna pubblicò venti stanze nel 1751 , quando il Marchese e Senatore Luigi Monti divenne la terza volta Gonfaloniere di Giustizia : in Lisbona , dal 1761 al 1770 diede alle stampe atto poemetti drammatici , epitalamici , laudatorii , per altrettante fèste alla corte. Oltre di che, diede ai torchi non poohi sonetti volanti in varie congiunture solenni della Corte di Portogallo.
   Giulio Borzaghi bolognese è cognito per aver proseguito il Registro dei Gonfalonieri del popolo o Tribuni della Plebe, condotto dall'Alidosi fino al i58o, e portato da lui sino al 1714*