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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   6 iS
   Lui morto, furono pubblicate le sue lettere: intot-no a Pisa ed a Firenze , l'opera sua pregiatissima sul Circo di Caracalla, le lettere ehe riguardano il Canonico Crespi, e il suo volume in aggiunta alla Feisina Pittrioe , ed un saggio di varie poesie. — Tutti i Giornali d'Italia annunziarono con dolore la morte del Consigliere Bianconi : e il Mazzuo-chelli , e il Fantuzzi , e il Mariotti , e Francesco Carrara dissero gli elogi di lui , o ne distesero le memorie e la vita. L'illustre bibliografo Bartol-lommeo Gamba, parlando del Bianconi come letterato , dice queste notevoli e significanti parole : n Cooperò il Bianconi al riordinamento de' buoni studii in Italia; e l'antichità, le belle arti, le amene lettere vennero sempre per sua cura e con ogni suo studio rivocate alle ragioni del vero o del bello. Non s' abbiano però i suoi scritti ad esemplare di purezza di stile, bensì dell'arte difficilissima di narrare con semplicità , con ordiue , con isceltezza, con decoro, senza inciampar mai in affettate ampollosità nò in istentate malagevolezze.
   Tenendo ordine d'alfabeto; verremo a dire della cospicua famiglia Galli-Bibbiena, ed anzi tratto di Ferdinando, Padre dell'Italiana Scenografia. Nacque nel 1607 Giammaria Galli ; primo imitatore dell' Albani. Studiò disegno di figura e prospettiva alla scuola del Cignani , del Paradosso di Mauro Aldrovandioi e di Giacomo Antonio Manioi. Il Capitano Rivani, Meccanico bolognese, abbisognava d'uno scenografo per certe sue invenzioni. Ne chiese il Cignani , che diedegli tosto il Bibiena. Questi Operò prospettive che parvero allora prodigi: laonde , morto Andrea Seghizzi alla Corte di Parma , quel Duca Ranuccio dimandò un pittore architetto da sostituirgli: e fu questi il Bibiena, che adornò la signoria di Colorno come i giardini di Parigi, e i parchi e i palagi di Londra. — Colà in Parma pubblicò nel 1711 il libro dell'Architettura Civile, dove insegna maestrevolmente quanto appartiene