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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   6 io ANNALI
   le pubbliche e private proprietà, acciecando i pià col nome e la larva d'una repubblica. Rifocillati, fatti satolli, dichiararono oonquista la città nostra, la disarmarono , licenziarono la Guardia Svizzera , soppressero il corpo di guardia dei Cavalleggeri , fecero prigioni di guerra tutti i soldati pontifici , a riserva del comandante e degli Uffiziali d' alto stato , e il corpo degli armonisti o della Randa, che per possente intercessione furono rilasciati.
   £ il generale Bonaparte unitamente a tutti i Commissari, con pubblica Notificazione dichiararono Bologoa città di Repubblica, ridonata de' suoi antichi privilegi, e ritornata in possessioue di Castel Bolognese da non lungo tempo ad essa tolto. Assicuravano ancora i Francesi che 1' eccelso Senato di Bologna godrebbe dell' immancabile protezione del Gallicano Direttorio. E dopo tanti doni in isoritto, giusta la legge di bellica conquista , s'impossessano delle pubbliche casse, de' tesori del Monte di Pietà, e impongono contribuzione di quattro milioni, due in argento e due in derrate.
   La quale enorme intimazione mise in angustia quel Senato ( che già di eccelso più. non aveva che il nome, lasciatogli per ischerno ) il quale si trovò all' estremo caso di dover usare d' un beneplacito, già ricercato condizionatamente dal Santo Padre, che lo trasmise all'Arcivescovo Gioannetti, d'onde con decreto fu comunicato al Senato-larva della oittà. In virtù del quale decreto intimò il Senato a tutte le Chiese Regolari e Secolari di città e di campagna ( niuna eccettuata ) di trasmettere tutti gli argenti , a riserva appeua di pochi vasi inservienti al divin sacrifizio. La sola immagine della B. V. di San Luca, forse per la massima divozione che sempre ognuno le ha portato , forse per timore che il popolo non si levasse in ira allo spogliamento del tesoro di tanta patrona, non fu messa a ruba come gli altri santuarii, e conservò tutti gli ori e le gemme del frontale e della corona, e quanto le seive di speciale e disotto ornamento.