BOLOGNESI
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   Provenza e del Delfioato , ove lusingavasi di trovare nn partito favorevole alla causa reale. Nò affatto illusorie erano tali speranze; poiché avevano fondamento nei preparativi di lui fatti in queste due Provincie di frontiera -, e nelle intelligenze procuratesi dalla parte di Lione e di Marsiglia. — Ma perchè fosser validi questi mezzi , necessaria rendevasi un' efficace cooperazione sulle frontiere orientali della Francia. In ciò confidava il Re , e ciò appunto venne a mancargli. I Prussiani vinti nella Soiampagna sono costretti a ritirarsi; i Francesi vittoriosi respingono il nemico fino al Reno ; e sino da nn tal punto 1' apparecchio militare e politico che con tant' arte e fatica inalzato erasi in Savoja ed in Nizza, invece di servire all'iattac-co, bastar più non poteva alla difesa. .
   Di qui comincia la prima scena del Dramma più spaventevole. — Il governo di Francia , colla mira d' indurre il Re di Sardegna ad una definitiva risoluzione, aveva fatto partire per Torino il signor di Sémonville. Questo inviato straordinario d' un governo insolito non potè oltrepassare Alessandria, essendo stato rimandato per ordiue del Re a Genova , d' ond' era venuto.
   Conosciutosi appena questo rifiuto a Parigi , il Consiglio esecutivo e l'assemblea legislativa dichia-raron la guerra alla Sardegna; e sul fatto manda-ron 1' ordine d'attaccare la Savoia e la Contea di Nizza. Il generale Montesquiou impadronissi agevolmente della prima di queste Province : cadde Nizza in potere del generale Anselme. Gli eserciti reali mal comandati ritiraronsi in disordine ; ed avviaronsi i Francesi alla sommità delle Alpi.,
   Universale fu lo spavento in Italia; ma Vittorio Amadeo non perdette animo ad un sinistro , la cui cagione principale derivava disastri della Sciampagna. E infatti accagionar si debbono i Prussiani dell' esser caduti in balìa de' Francesi le
   Sossessioni del Re di Sardegna di là dai monti.
   rdinò questi senza indugio nuovi preparativi , e Armai. Boi. T. VIIL 70