BOLOGNESI 5o5
il Clèro. Sanguinosissima fu quella guerra combattuta da araendue le parti con ostinato valore. Ma finalmente quindicimila veterani, inviati dalla Convenzione contra l'esercito de'Vendesi ohes'intitolava Cattolico e Regio, ridusse quell'infelice Pro-t vi nei a a forzata abborrita soggezione.
Dentro 1' anno (16 Ottobre) fu dicollata la Regina Antonietta , la quale dimostrò mai sempre una fermezza d' animo singolare. Pochi giorni dopo sogi giacque alla sorte medesima anche il Duca d' Or-» léans, il quale pocanzi avea parteggiato col popolo. 11 Delfino morì pei crudeli trattamenti in capo a due anni; la Principessa sorella di lui,'fu-001*4 dotta a Vienna, in un cambio di prigioni , e din venne poi moglie al Duca d'Angouléme. Il Conte di Lilla, ohe fu quindi Luigi XVIII, aveva riparato a Verona : sicché nel 1798 , nessuno della regia 'fa* miglia rimaneva più in Francia.
Questi orrendi fatti e questi guai ebbero un'eco possentissima non tanto a Nizza ed in Savoia, quanto per tutta 1* altra Italia , e produssero 1 sinistro effetto anche sugli uomini più facili a lusinghe ed a speranze. Speoialmente il supplizio di Luigi XVI tornò funestissimo ai coronati, ed aggiunse una doglia mortale a tutte quelle, onde il onore'del Pontefice si trovava già oppresso. Svelossi allora tutto il futuro agli occhi di lui, aprendogli 1' abisso» di calamità, che dalla licenza politica e dal disprezzo alla religione derivate sarebbero. Ma non poten^ do ornai impedire * nè la caduta de'troni nè uq totale rivolgimento d'Italia; egli, padre e pontefice , operò solamente ciò che poteva operare nello stato suo. Raccolse all'ombra del Vaticano le più cospicue Principesse di Franoia; il Re e la Regina di Sardegna , e tutti quanti gli sventurati che vo-r lessero riparare sotto il vessillo delle sante chiavi
E già prima della morte di Luigi, un' altra morte atrocissima, non in Parigi ma in Roma avvenuta , ebbe funestato e commosso 1' animo sensitivo del mite Pontefice. Parlo di quelladiUgo Bassevill#!