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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   per oonto pubblico, senza 1' impiego

  •    Da ciò si rileva che la città nostra era ancora in parte sterrata nel 1711 ; e che le acque correnti erano ancora mal inalveate e mal corrette. Anzi è così oerta l'irregolarità delle cose d'Ornato (e fosse stata solo allora ! ) e la poca pratica di condurle, che fu decretato di scrivere a Roma al signor Ambasciatore per avere esatta informazione delle regole che là si tenevano per mantenere selciate le strade; e da chi si esigessero le spese; e come. E poiché di cosa nasce cosa, dovendo selciare le strade tutte, o di nuovo o con ristauro ; fu detto del bisogoo ohe sarebbe di rilevare una giusta pianta della Città nostra, cogli andamenti delle vie in misura di traccia, di lunghezza e di larghezza, per calcolare ancora la quantità, a pertiche quadrate, del selciato di tutte le vie e di tutti i luoghi pubblici. E ciò ad effetto di considerare qualche buon ripiego sta* bile e facile per mantenerle selciate; e per altre pubbliche occorrenze. Al qual fine ( 10 Gennaio) furono introdotti in Assunteria d'Ornato i Periti Gregorio Monari ed Antonio Laghi, coi quali venne stabilito che farebbero, dentro circa due mesi e mezzo, l'occorrente Pianta (senza elevazione di edilizi ) per la mercede complessiva di lire quattrocento da dividere fra loro ; stando ad essi le spese di ministero, e di tutt'altro ond'avessero d'uopo.
       E fu pensato ancora in quest'anno (s Marzo) ad un provvedimento circa lo stato pessimo nel quale trovavasi la selciata di Strada Maggiore.— Essendo poi giunto il 16 di Marzo; i Periti Moaari e Laghi esposero d' aver compiuta la matrice della Pianta di Bologna ; e furono tosto rimborsati delle spese occorse, montanti alla somma di lire dugento ottantotto e baiocchi sedici.
       Il Marzo dello stesso anno, i signori Senatori Bentivoglio, Albergati, Guastavillani e Cospi,