BOLOGNESI 345
Sotto gli anni scorsi abbiamo dati alenai cenni dell' Accademia Clementina di Belle Arti ; sotto questo aggiungeremo che il Conte Generale Mar sili, esimio e benemerito concittadino nostro, preM sentò al Cardinal Legato Lorenzo Casoni (39 Ottobre) a nome anche del Segretario di Stato Cardit naie Fabrizio Paolucci, la Bolla di N. S. Clemente XI, dell'8 di Ottobre, che confirmava gli statati dell' Accademia Clementina di Bologna ; la qnale Bolla si conserva ancora originale nell' Archivio di Legazione.—* In memoria della quale istituzione , gli scolari delle scuole de'Gesuiti a santa Lucia , fecero un' accademia letterario-poetica , intitolata Felsina in pittura, ossiano le glorie dei suoi primi insigni pittori. — La storia poi di questa bolognese Accademia fu scritta dall' esimio letterato e pittore Giampietro Cavazzoni Zanotti, primo segretario dell' Accademia stessa, il quale la dettò fino al 1739, e la proseguì fino al 1755.
Non poche provvidenzze d'Ornato si ebbero in quest' anno. — L' Avesa traboccava spesso , per ingombro di materie, che n'ebbero alzato il fondo. L'Assunteria d'Ornato, presieduta da un Senatore fientivoglio (5 Gennaio) esibì al Senato un foglio avuto dagli Assunti dello scorso anno , e concerJ nente allo stato dell' intrapreso abbassamento del fondo dell'Avesa, col ripiego di acquistare da Antonio Magnani un edifizio da Pillamiglio a spese degl'Interessati, per abbassare la chiusa di un tale edifizio ; nonché concernente alla tassa degli interessati da ripartire e riscuotere secondo il campione fatto dal Notaio d' Ornato, ed alla nota delle spese d'uffizio, che sembrarono eccessive.—Intorno /
alle quali cose fu detto di regolare modicamente •ifiatte spese, affinché le cose che passano per l'uffizio d'Ornato non si abbiano a tassare soverchiamente. Ancora fu detto che potrebbe esaere prati-» cabile il tassare gli edifizii tutti della città a certa gravezza annuale, cbe basti a mantenere sempre selciate le strade e risarcite le chiaviche della città