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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   345
   per leggerlo, considerarlo, e trarne risoluzione a vantaggio delle Arti ricorrenti. /
   In quest'anno il nuovo Cardinale Legato pubblicò un Bando (7 Gennaio) sopra l'Ornato della Città, e specialmente sopra l'obbligo di selciare le strade e i portici, ch'erano col piano a nudo sterro, e sopra le mostre delle botteghe, sporgenti troppo dal muro, a pubblico impedimento: eppure, dopo cento trentasette anni da quel tempo, abbiamo ancora de* portioi poco meno che sterrati , e delle mostre di botteghe, che sono ingombri e non altro al libero cammino t}ei pedoni. Fatalità umana, che il bene si operi sempre con lentezza! — E come pensò ai portici di Bologna , pensò, con Baodo del i3 Gennaio alle strade ed ai viali di campagna lungo corsi da acque, per tutelare la pubblica sicurezza. Cosi dispose che il Contado avesse benefìzio d'inghiarazione ; e che la Navigazione nel Canale nostro da Bologna a Mal albergo non fosse mai impedita per noncuranza delle cose idrauliche appartenenti al detto Canale.
   E perchè la provvidenza sua si estendesse pii* direttamente a beneficio degli uomini, pubblicò un Bando l'Eminentissimo Casoni diretto a raccoglier* con ogni possibile carità i bambini esposti;, imponendo pene a chi fosse scoperto averli abbandonati in luoghi pericolosi per loro ; e persino la fprca, a chiunque fosse cagiono di loro morte.
   Bandì pure (5 Febbraio) un Editto di proibizione d' alcune monet^ veneziane, dette Soldoni e Mezzi soldoni, le quaJU venivano tollerate con pregiudizio pubblico. Così provvide all'abuso de'Sensali non patentati ; dei trecconi inobbedienti alle tariffe ; obbligò le denunzie de' cereali ; dichiarò il valore di tutte le monete accettate; impose obbligo di bollo ai pesi ed alle misure; animò l'Arte della lana; mise ordine ai posteggienti erbaiuoli, ortolani, fruttaiuoli e simili; e finì coli'ordinare al Francescani un magnifico restauro della gran sala Farnese nel Palazzo pubblico , della quale si è toccato più distesamente sotto l'anno i65o.