BOLOGNESI 345
che a sue spese, e degli Anziani di quel bimestre, ebbe erètto il teatro. Ad un lato dell' altare (a cor-nu epistola*) stava assiso sul faldistoro, vestito pontificalmente , Monsignor Muzio Dondini Vesoovo di Senigallia, il quale prese in custodia la sacra Immagine, e la presentò all'Arcivescovo ed al Legato, che le porrebbero le corone. I Musici intonaronò il canto: Te decet Hymnus Deus in Sion. Dopo il csnto furono fatte le cerimonie di benedizione ool-l'incensiere, poi il Legato a destra della Statua della Madonna e 1' Arcivescovo a sinistra, 1' incoronarono, mentre verniero aoaricati dodici pezzi di artiglieria e mentre sonavano a festa tutte le pubbliche campane. Queste tacquero alquanto: la coronata immagine fu portata sopra gli soalini di un Petronio; e allora venne data al- popolo la benedizione con augusta solennità di cerimonie e di canti. Poi, la processione retrocesse, e venne ri-* portato il Simulacro di Nostra Signora del Carmine alla Chiesa di san Martino, d'onde tolta l'avevano; tenendo la strada del Mercato di mezzo fino alle Calzolerie , poi per Via Cavaliere sino alla piazza di san Martino, dove fu data al popolo, ivi raccolto in moltitudine, novellamente la santa benedizione.
Ma procedendo innan» nelle storie dell'anno, è giocoforza notare che il dì 24 di Agosto, il qusle soleva sempre tornar di pubblica allegrezza per la fasta popolare della porchetta, riuscì nel 1704 piuttosto freddo e indifferente: impercioocbè Monsignore Vioe Legato dimandò per la sua famiglia maggior numero di bollettini del consueto, mentre gli appaltatori della fiera li negavano per non introdurre novità: ed i signori Anziani si dolevano di questo puntiglio , perchè la maggior parte delle spese di quel giorno toccava loro a sostenersi. Alla fine però k differenze furon tolte, e la festa ebbe luogo, con molte cerimonie delle tante ohe solevansi pratioare.
Nel Novembre di quest' anno fa compiuta la eopia del Pallione di Guido Reni, che nel voto