BOLOGNESI 3?S
che fanno aperto oome la musica bolognese, quantunque allora non bene adulta, fosse però degna di lode, e si mostrasse aurora di splendidissimo giorno.
Ottavio Castelli pubblicava i suoi saggi musicali mi 1641, e Don Maurizio Cazzati nei 1659 ; Ce-psaini Cammillo dava prove di sè fino dal 1636 ; e cinquant' anni appresso il Conte Pirro Albergati e Gaetano Cintoli porgevano esempio di bella concordia artistica, componendo l'uno de'Drammi lirici, die l'altro metteva in musioa, per vederli eseguiti in privati e in pubblici teatri.*—Fu nel 1681 che Giooan Paolo Colonna si diede a conoscere armonista; succedendo di pochi anni a Domenico Gabrielli, e precedendo di non molti Giuseppe Facchini. Giambattista Granata si rendeva distinto a meno il secolo diciassettesimo, e Giacobbi Girolamo andava innanzi per tempo a quanti finora nominammo, essendosi esposto al pubblico in opere musicali nell'anno di Cristo 1601.
Laurenti Bartolommeo e Carlo Andrea Mazzoline chiudevano il secolo, chè dell'87 e del 91 venivano in fiore: non oosì Giambattista Mechi, salutato perito in musica nell'anno 1611.— Fra Bartolommeo Montalbani, dichiarato egregio nel comporre, e valente nel sonar l'organo, moriva nel i65i, circa nel tempo che mancava Lodovico Monti. Naldi Romolo apriva il secolo, dando luce alle sue cose nel 1600 ; Stefano Musotti gli veniva dietro di ventun' anno ; il Padre Francesco Passonni scrittore e cantore, splendeva nel 1671 ; e il Carmelitano Lorenzo Penna fu dichiarato valente in musioa nel i656.
£ tacendo di Alessandro Piccini cbe stampò sue cose nel i6a3 ; di Ercole Porta che si dava a conoscere nel 1626, e di Francesco Pratichista, cbe sorgeva nel 1666, daremo il nome immortale di Giacomo Antonio Perti da Crevalcore, nato nel 1687 e morto nel 1756, il quale fu grandissimo sopra quant'altri l'avevano preceduto. Ma perchè fioriva