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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 3?S
   non è però certo.—Morì fra spasimi In brev'ora nel >665. Un Senatore Guidotti le feee fare solenni esequie in san Domenico addì 14 del Novembre, e le diede riposo nel proprio sepolcro, vicino alle Mia dell' immortale Guido Rebi. Diciamo verbo delle minori sorelle di tanto pro-dei gentil sesso. Anna Strani imparò da Elite, dipinse poco: ma a Capugnano e a san Martino del Medesano sono opere sue d'aleun pregio ; Barbara imitò meglio lo stile ardito e virile di Elisabetta, e lavorò per san Lazzaro, per san Martino inArgioe, psi Serviti, e per la Trinità fuori di Budrio. Fece inoltre diverse opere per comittenti bolognesi privati ; ed un ritratto lodatissimo del* l'inclita sorella maggiore. Barbara sposò il Borgo* gnini, famoso sonator di liuto, col quale visse in invidiabile concordia.
   Ginevra Canto/oli fu buona allieva della Sirani; •be ne fece il ritratto: cesi Teresa Muratori, ond'è un vaghissimo dipinto nell'Archiginnasio. Nòn cosi Antonietta Pinelli, che fu scolava del famoso Lodovico, e che dipinse fino al 1644» essendo moglie del pittore Giambattista Bertusio. In Pinacoteca e nella Chiesa dell' Annunziata si conservano sue opere.
   E chiudende le notizie artistiche de? secolo diciassettesimo diremo una parola di alcuni architetti bolognesi. Primo, almeno per anzianità, fu Francesco Terribilia o Trìbilia, che morì nel 160$; e di eui il Temanza fa onorevole menzione nella vita del Palladio. Egli costrusse ed ornò molte fabbriche in Bologna, eeme i Palazzi Orsi nella Strada san Vitale, quello già Caprara ora De Ferrari da san Salvatore, il bel palazzotto della secca, 1'edilìzio dell'Archiginnasio al Pavaglione, le Scale al Convento de' Servi, i Chiostri a san Gio-> vanni in Monte, la Cisterna, ora restaurata, net Palazzo Apostolico. E frai disegni che si conservano per condurre a termine la ftoeiata di san Petro-^ nio, ve n'ha pur uno del nostro esimio Terribilia, Annal. Boi. T. Vili. 4»