BOLOGNESI 3?S
ed Angelo Michele Colonna. Ora dicasi di loro più parzialmente. Il Mi tei li o Stanzani fu di Battediz-10, nella collina bolognese fuor di Porta Saragoz-sa, rimpetto al Sasso, oltre il Reno e la Setta. Nacque nel 1609 ; venne a Bologna per istudiar belle arti; andò alla scuola dell'architetto Falcetto ; e studiò l'arte di lavorare a fresco da Pellegrino Minuti e Girolamo Penna, pittore quasi sconosciuto il primo; ingegnere, architetto ed artigliere di merito il secondo, cui si deve specialmente il disegno della Fortezza Urbana a Castel Franco. Nel i6a8 entrò alla scuola del Dentone , s seeo lavorò a Parma ed a Modena nelle ultimo opere che fece coli'ottimo Colonna. Sposò nel i63o Lucrezia Penna , della famiglia di Girolamo, la
rale miniava e componeva leggiadramente. Morto Curti, si pose il Mitelli stabilmente col Colonna, e dipinse di quadratura prospettiva e figura promiscuamente coli'amico. Lavorarono sì ooncordi in ogni parte, cbe le loro opere sembrano d'un solo artefice: testimonio la gran Cappella del Rosario in san Domenico, fatta in sul i636, e reputata, fra di noi, il capo-lavoro de'valenti oousoci: testimonio, fuor di Bologna, le Chiese, i Palazzi* i Casini, gli Oratorii, e quant' altro adornarono, s Forlì, a Rimini, a Roma, a Modena, a Firenze, a Genova, a Sassuolo ed a Mantova; pei Padri dell'Oratorio, pei Frati di san Girolamo, per Cardir nali, per Duchi, per Granduchi, per Nobili e Principi. In Bologna inoltre operaron molto a san Michele in Bosco, a san Paolo , in san Salvatore, a san Giovanni in Monte, al Convento de' Servi ; pei Caprara , pei Pepoli ; e ne' Palazzi , Bentivoglio, Gozzadini, Agucchi, Guidotti, Ruini, Zaniboni, Segni, Albergati, Cospi, Malvezzi. Così nelle case; Rizsardi, Buratti, Gamberioi, Pezzi: senza notare le moltissime prospettive in capo a logge e cortili in moltissimi edifizi. Delle quali opere loro eorse tanta fama dappertutto, che il Cardinale Gian Carlo da'Medici nel 1654 gì'indusse a recarsi in Ispagna