a98 ANNALI
macinator di colori, che pretendeva emulare i Carrocci , i quali di lui si ridevano * nomineremo Pietro Desani, discepolo di Leonello Spada, che seco lavorò a Parma con sufficiente merito , e che finì la sua carriera mortale in Reggio di Modena nell'anno 1657. Nè taceremo di Francesco Carboni allievo e genero del Tiarini, imitatore del dottissimo suocero, ed autore del grande affresco nella deserta libreria del Convento de' Servi. E diremo pure i nomi di Gio. Luigi Valesio > più poeta e incisore che pittore, amico però del Guercino, e degno, per ottimi oostnmi, dell' amicizia di lui ; nonché di Giambattista e di Ercolino Ruggeri imitatori di Guido, e discepoli suoi e del Gessi. Così di Matteo Loves allievo felice del Guercino e imitatore della sua forte maniera ; nonché di Mattia Preti e di Paolo Antonio Barbieri, pittori di genere, alunni (degni di lode) dello stesso Guercino recheremo i nomi, per giunta ai tanti e tanti degli artisti di Carraccesca derivazione. E nomineremo l'intagliatore in rame Girolamo Rossi allievo di Simon da Pesaro ; Giulio Cesare Milani, altro suo discepolo e imitatore in pittura, Giovanni Paderna comico, e quadraturista prospettico sotto il Dentone famoso ; Andrea Seghizzi scenografo operosissimo della scuola dei Colonna e di altrettali insigni bolognesi ; nonché Baldassarre Bianchì altro scenografo, il quale fu genero di Agostino Mitelli celebrato.
' Ma fino ad ora non si è detto che de' secondari! artisti e degli ultimi allievi di Carraccesca derivazione. De' primi parleremo ora. Ed ecco il grande Guido Reni venirne innanzi colla sua triplice maniera ; gaia la prima, che sente ancora però del Calvart, non molto vero di colore, non troppo corretto di disegno: robusta la seconda, e di toni arditi , e di forti contrapposti di luce e di ombra ; limpida la terza, e nobile, e lucida, per fare opposizione agli arditi giuochi di chiaro e di scuro onde il Caravaggio ed il Guercino si piacevano. Ecco Guido dalle celesti fisonomie ; disegnatore di