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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Ottavo
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1846, pagine 848

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI a5i
   tosto in lai un pittore; e gì'insegnò a copiare il nudo dal vero, e lo scheletro, e l'anatomia. Pier Faccini imparava a meraviglia; e disegnava già a sufficienza , e componeva con ferace immaginazione, e coloriva oon vigore, e dipingeva le carni oon tale succo di sangue e vaghessa di contrapposti, che pareva un pittore veneto : quando, indispettitosi eoa Annibale, che lo spaventò una notte facendogli muovere dinanzi uno scheletro da studio ; si ribellò ai Carracci, ed aperse scuola da sè, con poca e breve gloria, perchè la natura non essendo in lai bastevolmente soccorsa dallo studio, ei non valeva ad insegnare ciò che seppe, e specialmente il colore, che si sente, si esprime, ma non si può significare nè insinuare ad altri. In fatto di colore nel nudo valse tanto il focoso Faccini , che Annibale Carracci soleva dire costui macinare frai colori carne umana, carne viva. Di sue opere non si contano molte, perchè non giunse ai quarantanni della vita, e forse non dipiuse che ne'sette o negli otto estremi. In san Domenico, in san Mattia, nella Pinacoteca all'Accademia sono tavole da altare operate da lui: ma la più vaga è in san Giovanni in Monte, e rappresenta il Martirio di san Lorenzo. Essa tavola può render fede del gran progresso nel dipingere, e della verità poeticamente espressa dal grande Annibale rispetto al merito di lui. Annibale Castelli, Bernardino san Giovanni e Gio. Maria Tamburini furon discepoli di Pietro: discepoli da poco, se ne escludi il Tamburini, ohe si rese poi sufficiente sotto la disciplina di Guido Reni immortale.
   Nomineremo Giambattista Viola, barbiere, sona-tor di chitarra , famigliare de' Principi Lodovisi , allievo di Annibale, amico dell'Albani, emulo di Paolo Brilli paesista, morto in Roma nel i6aa; nomineremo Baldassarre Aloisio Galanino, scolaro di Lodovico , ed uno degli alunni che dipinsero col gran maestro nel Chiostro a san Michele in Bosco; nomineremo Giovannino da Cajpugnano, stolido
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